Fotografie e testi di Matteo Cerizza.

Durante i vari eventi di "porte aperte" negli impianti ferroviari solitamente è molto difficile riuscire a ritrarre per intero le locomotive e le carrozze, a causa degli spazi limitati e (per fortuna!) della moltitudine di gente attratta da queste manifestazioni. E' per questo che, quando partecipo a queste giornate, non nutro molte speranze di riuscire a fare foto con atmosfere "da deposito", a parte alcuni rarissimi e fortunati casi, ma adotto un approccio più "da museo": cerco cioè di fotografare i dettagli che in genere vengono trascurati o che nelle fotografie con inquadrature classiche o paesaggistiche sono inevitabilmente poco visibili. Carrelli, marcature, scritte, scudi e targhe sono tutti soggetti che, se fotografati come si deve e con la giusta illuminazione, possono risultare di grande fascino e in un certo senso "fuori dal tempo".

Specializzandomi man mano in questo settore, ho scoperto che anche se queste fotografie possono sembrare banali, è invece tutt'altro che facile riuscire ad ottenere un buon risultato finale: non solo è ovviamente necessaria la luce giusta, ma bisogna soprattutto imparare a "tagliare" molto bene l'inquadratura, riuscendo a far capire all'osservatore che cosa si vuole mettere in evidenza; trovare l'elemento giusto da far risaltare in primo piano rispetto a tutto il resto che lo circonda.

Più che immagini paesaggistiche, alle quali ormai i fotografi ferroviari si sono sempre più perfezionati, queste sono fotografie molto tecniche, che evidenziano dettagli di locomotive, carri e carrozze: esse vogliono restituire a chi le guarda una determinata percezione, come ad esempio la cabina di guida di una vaporiera o l'interno di antiche carrozze con panche in legno, piuttosto che qualche particolare costruttivo legato alla tecnologia del tempo, o semplicemente valorizzare delle bellissime scritte ombreggiate, le chiodature sulla cassa o le targhe in bronzo, tutti elementi scomparsi dai mezzi moderni. E ovviamente più un'immagine sembra "semplice" una volta realizzata, più questa deve essere eseguita perfettamente per poter risultare gradevole all'osservatore.