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Città italiane, anni '20

Como - TCI, Guida d'Italia, 1915. 
Lato 2300 pixel, 3,7 Mpixel (1,2 MB), 400 DPI. 
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Il tessuto urbano della Città murata è rimasto sostanzialmente immutato fino ai giorni nostri, a parte la scomparsa dell'ampia rete tranviaria, che faceva perno su Piazza Cavour. Si nota il raccordo per lo scalo lacuale, che scendeva dalla linea FS (rimane una pila del viadotto all'intersezione con via Borgo Vico), e il più piccolo approdo all'estremità della linea delle Ferrovie Nord Milano.
Città italiane, anni '20 - Como - TCI, Guida d'Italia, 1915.

 

Mantova - TCI, Guida d'Italia, 1915. 
Lato 2400 pixel, 4,3 Mpixel (1 MB), 300 DPI. 
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Dalla prima edizione di "Piemonte, Lombardia, Canton Ticino".
Il tessuto urbano storico è molto simile a quanto si può incontrare ancora oggi (ma nel frattempo la città si è espansa in vari quartieri satellite a sud e a est e soprattutto nel grosso polo industriale chimico a est del lago inferiore). La principale differenza, a parte l'ovvia scomparsa di tutte le tranvie, è la realizzazione dei viali di circonvallazione lungo il Lago di Mezzo e la prima parte del Lago Inferiore, che negli anni '60 hanno sostituito le mura antiche affacciate direttamente sul lago.

Dalla medesima guida, è disponibile anche la pianta del Palazzo Ducale confrontata con l'immagine aerea attuale.

Città italiane, anni '20 - Mantova - TCI, Guida d'Italia, 1915.

 

Verona - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 4100 pixel, 13,9 Mpixel (4,1 MB), 300 DPI. 
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Dalla prima edizione di "Le Tre Venezie", primo volume.
Tra i vari elementi di interesse, notiamo: a nord, il capolinea della ferrovia Verona-Caprino (con relativa diramazione Affi-Garda), chiusa nel 1959; a est, presso la stazione di Porta Vescovo, le grandi Officine Ferroviarie con il capolinea della tranvia per Vicenza; a sud, a fianco della stazione di Porta Nuova, il capolinea della tranvia per Albaredo. Il grande Arsenale d'Artiglieria, così come il Bagno Militare, esistono tuttora, ovviamente del tutto circondati dal tessuto residenziale.
Città italiane, anni '20 - Verona - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Verona (vista d'insieme) - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 1800 pixel, 3,2 Mpixel (0,8 MB), 300 DPI. 
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E' interessante anche questa vista d'insieme, stampata sul retro della mappa precedente, come d'uso sulle Guide Rosse dell'epoca: oltre alla vastità degli impianti ferroviari di Porta Nuova (in linea di massima ancor oggi attivi), si notano i vari Forti attorno alla città, eredità del ruolo storico di piazzaforte del "Quadrilatero" austriaco ottocentesco (con Peschiera, Mantova e Legnago).
Città italiane, anni '20 - Verona (vista d'insieme) - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Vicenza - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 1700 pixel, 1,9 Mpixel (0,7 MB), 300 DPI. 
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Città italiane, anni '20 - Vicenza - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Padova - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 2500 pixel, 4,5 Mpixel (1,1 MB), 300 DPI. 
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Città italiane, anni '20 - Padova - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Treviso - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 1800 pixel, 2,2 Mpixel (0,7 MB), 300 DPI. 
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Città italiane, anni '20 - Treviso - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Udine - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 1800 pixel, 2,2 Mpixel (0,7 MB), 300 DPI. 
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Città italiane, anni '20 - Udine - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Venezia - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 5700 pixel, 20 Mpixel (5 MB), 300 DPI. 
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Venezia, forse più ancora delle altre città storiche italiane, è rimasta profondamente identica a se stessa nel corso del XX secolo. Tra le cose che colpiscono, si nota la fittissima trama di binari della Stazione Marittima (oggi qualche binario è rimasto, ma ben pochi), mentre l'unica parte significativa non ancora edificata a inizio secolo era l'isola di Sant'Elena in basso a destra.
Città italiane, anni '20 - Venezia - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Venezia (vista d'insieme) - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 3000 pixel, 5,4 Mpixel (1,1 MB), 300 DPI. 
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Città italiane, anni '20 - Venezia (vista d'insieme) - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Venezia (laguna) - TCI, Guida d'Italia, 1920. 
Lato 2400 pixel, 3,8 Mpixel (1,1 MB), 400 DPI. 
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Dalla mappa dell'intera laguna, si nota che Chioggia non aveva ponti per unirla a Sottomarina ed era accessibile per treno e strada solo da sud. Una linea tranviaria percorreva tutta la riva del Brenta, passando per Oriago e la Malcontenta e facendo capolinea a Fusina, dove si trovava il vaporetto per Venezia (Wikipedia).
Città italiane, anni '20 - Venezia (laguna) - TCI, Guida d'Italia, 1920.

 

Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1922. 
Lato 5200 pixel, 17,7 Mpixel (6,5 MB), 300 DPI. 
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Dalla prima edizione di "Italia Centrale", secondo volume: "Firenze-Siena-Perugia-Assisi".
Oltre alla vasta rete tranviaria, si nota la vecchia stazione di Santa Maria Novella, risalente al 1848 e sostituita dall'attuale nel 1934. Il deposito locomotive, allora a ovest della stazione, verrà spostato poco oltre la Barriera del Romito (oggi è anch'esso dismesso e in attesa di "valorizzazione immobiliare"...). A ovest, la stazione "Leopolda" di Porta al Prato era già allora dedicata al solo servizio merci. Il raccordo tra S.Maria Novella e la linea di Pisa era quello originale, oggi spostato più a nord.

Nel riquadro, oltre ai tram di Fiesole e di Settignano, compare anche una curiosa "galleria in progetto", evidentemente un bypass tra la linea di Bologna e quella di Roma, che è invece assente in tutte le altre mappe di questa stessa guida.

Città italiane, anni '20 - Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1922.

 

Nuovo! Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1929. 
Lato 7000 pixel, 33,6 Mpixel (11 MB). 
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Dalla collezione di Leandro Colli, che ne illustra anche i punti salienti.

Mettendo a confronto questa mappa con la precedente del 1922, si possono vedere le modifiche realizzate agli impianti ferroviari di Firenze, che preludono alla costruzione della nuova stazione di Santa Maria Novella, mentre è ancora inalterato, nella zona, il tracciato viario che assumerà la veste attuale solo alla fine degli anni '30. Si notano alcune modifiche ai percorsi tranviari, allora assolutamente "centripeti", con la permanenza dei 4 capilinea centrali di Piazza della Signoria (fino al 1936), del Mercato Nuovo (dove c'è la celebre fontana del "Porcellino" di Pietro Tacca), di via dei Pecori e di Piazza del Duomo dal lato del Campanile di Giotto.

Alla pianta si accompagnano gli estratti dalle Guide 1922, 1929, 1937 e 1950, con l'elenco singole linee tranviarie e l'indicazione sommaria dei relativi percorsi, che fino a tutti gli anni '30 erano, salvo poche eccezioni, a carattere radiale. Solo nel dopoguerra molte linee radiali vennero accoppiate in modo da costruire percorsi diametrali che costituscono ancora le linee di forza della rete di oggi.

Città italiane, anni '20 - Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1929.

 

Nuovo! Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1950. 
Lato 5100 pixel, 17,9 Mpixel (6,3 MB). 
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Dalla collezione di Leandro Colli.

Ancora nel 1950 sono ben evidenti le tracce dei danni bellici: la mappa documenta la ricostruzione in atto dei ponti sull'Arno, che erano stati distrutti dai tedeschi in ritirata, ad eccezione del Ponte Vecchio che, come noto, venne risparmiato, distruggendo però gli accessi, cioè le vie Por Santa Maria, dei Bardi e Guicciardini, rispettivamente a monte ed a valle. Al 1950 erano stati ricostruiti i ponti alle estrelimità della città, quello di San Nicolò verso sud e della Vittoria verso nord mentre per tutti gli altri erano ancora in opera le passerelle provvisorie costruire al passaggio del fronte nel 1944-45, che la mappa documenta con l'eloquente dicitura "(distrutto)".

I bombardamenti aerei fecero danni notevoli anche nelle zone vicine agli insediamenti ferroviari, così come alla rete dei trasporti. Quest'ultima era gestita dal 1946 dalla nuova azienda pubblica ATAF, subentrata alla Società Trasporti Urbani (STU), controllata dalla Fiat, che aveva gestito la rete nel periodo bellico, sostituendo a sua volta la precedente società di capitali belga, fallita nel 1934.

La mappa presenta sia i percorsi tramviari, con linea continua, sia quelli automobilistici e filoviari (contraddistinti da lettere) con linea tratteggiata. Si osserva anche la riorganizzazione del servizio tranviario nella zona centrale, avviato nella seconda metà degli anni '30 con l'abbandono progressivo dei capilinea di Piazza della Signoria e delle Logge del Mercato Nuovo - visibili nella mappa del 1929 - e con il concentramento delle linee radiali in via dei Pecori, in prossimità del Battistero e del Duomo, o in Piazza della Stazione (a Firenze non è mai stato utilizzato il toponimo semplificativo di "Ferrovia" comune in altre città italiane). Con la riorganizzazione vennero inoltre realizzate delle linee diametrali ancora oggi presenti nella rete, a distanza di 70 anni. I tram scompariranno comunque a gennaio 1958, per riapparire solo nel 2010, con una rete totalmente nuova.

Città italiane, anni '20 - Firenze - TCI, Guida d'Italia, 1950.

 

Roma - TCI, 1925. 
Lato 2300 pixel, 3,9 Mpixel (1,4 MB), 300 DPI. 
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Gentilmente fornita da Francesco Cirella.
Città italiane, anni '20 - Roma - TCI, 1925.

 

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