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L'attacco alla costa

[controesempio] Andora.  Al limitare occidentale della piana, si riconosce ancora il tessuto agricolo, fatto di ulivi e terrazzamenti, dove si incontrano pregevoli ville suburbane.
L'attacco alla costa - <i>[controesempio] </i>Andora.

 

Andora.  Ma proprio dalla stessa strada della foto precedente, ecco il panorama verso la costa: una distesa infinita di palazzi e "seconde case". La qualità urbanistica è un po' superiore a quella di Borghetto, ma l'orizzonte del mare si è fatto quasi un miraggio...
L'attacco alla costa - Andora.

 

[controesempio] Andora.  Poche centinaia di metri, e appare la stazione. Curiosamente, i rigogliosi alberi della sua piazza nascondono quasi del tutto la città e rifanno di Andora un paesaggio agreste, con i suoi orti davanti al binario. Ma è solo questione di tempo: fra pochi anni anche qui la ferrovia sarà un ricordo.
L'attacco alla costa - <i>[controesempio] </i>Andora.

 

I porti turistici: lo scempio non ancora finito

Alassio.  I porti: l'altro grande, incessante, distruttivo attacco alla costa. Costruiti in origine al margine del paese, sfruttavano in modo tutto sommato accettabile l'effetto "insenatura" tipico dei centri di Riviera, ma poi hanno via via invaso ogni altro tratto di costa.
Alassio, già negli anni '60, costruì il suo porto appoggiandolo al Capo di S. Croce, ma "dal lato opposto": non affacciato sulla città, bensì aperto verso Albenga; questa soluzione, pur vantaggiosa perché non sacrificare la spiaggia urbana, andava però a cementificare il tratto iniziale della costa tra S.Croce e il Vadino, fino ad allora incontaminata. Intorno al 2002, il porto è stato ulteriormente ampliato (il parcheggio con l'asfalto più chiaro e il molo di sinistra).
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - Alassio.

 

Varazze.  Varazze è il tipico esempio di porto tradizionale, a chiusura del paese. Al pari di molti altri, è stato però ristrutturato di recente, e sono comparse queste strane specie di chalet, ovviamente accompagnate da abbondanza di nuove strade e parcheggi che, pur nell'apparente ordine estetico, nulla hanno a che vedere con il contesto naturale dell'area (la pineta visibile a sinistra e la costa alta di conglomerato a puddinga).
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - Varazze.

 

San Remo.  La città era già dotata di un porto storico, ma negli anni '70 ne ha costruito un secondo, il Porto Sole, esteso su una superficie circa doppia. Diversamente da altri casi, il Porto Sole è stato collocato proprio nel centro di San Remo, sacrificando la storica vista mare della celebre Passeggiata Trento e Trieste, che oggi si affaccia sullo squallido disordine di parcheggi, gabbiotti, transenne ed edifici di servizio al porto.
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - San Remo.

 

San Remo (Foto Studio Merlo, Genova). La vista aerea rende tragicamente l'idea dell'estensione del Porto Sole, in primo piano, al confronto con il bacino storico. I rinomati Bagni Morgana (la spiaggia al centro dell'immagine) si sono trovati "chiusi" tra i due porti: una posizione senz'altro non invidiabile per uno stabilimento balneare.
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - San Remo

 

[controesempio] San Remo (Foto Alfredo Noak, 1880 circa). Ed ecco quello che era il Lungomare Trento e Trieste - in origine Passeggiata Federico Guglielmo - in una vista ottocentesca del fotografo tedesco Noak, che, stabilitosi a Genova nel 1860, è considerato tra i primi ad aver ritratto sistematicamente la Riviera (da Alfredo Noak, "inventore" della Riviera, Sagep, 1989).
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - <i>[controesempio] </i>San Remo

 

S. Stefano al Mare.  Incominciato nel 1989, il porto "Marina d'Aregai", nel Comune di Santo Stefano, ha il triste primato del più pesante impatto tra tutti i porti del Ponente. La sua costruzione, non in un'insenatura, ma proprio su un tratto di costa prominente, ne amplifica per kilometri il peso visivo: già da Arma di Taggia è evidentissima l'alterazione artificiale della linea di costa.
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - S. Stefano al Mare.

 

S. Stefano al Mare.  Per circa 900 m, la costa era ancora intatta, priva anche dei massi paraonde. Oggi, di là della sede abbandonata della ferrovia, si susseguono parcheggi e rimesse, una lunga fila di condomini (una presenza quanto mai fuorviante, dato che siamo al di fuori di qualunque ambito urbano) e il porto vero e proprio.
I porti turistici: lo scempio non ancora finito - S. Stefano al Mare.

 

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