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Milano in tram

Milano - R.A.C.I., 1933. 
Lato 3900 pixel, 10.9 Mpixel (3 MB), 75 DPI. 
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La Pianta della città di Milano "zona centrale" coi servizi tranviari e automobilistici del Reale Automobile Club d'Italia (R.A.C.I.) ha il grande vantaggio di riportare in ottima evidenza i percorsi tranviari (in blu, contraddistinti da numeri) e della prima rete di autobus (in rosso, contraddistinti da lettere). Come noto, ancora oggi a Milano le linee di autobus sono femminili ("la 54"), eredità del fatto che sono nate come lettere: "la [lettera] N".
Alcuni percorsi tranviari rimarranno immutati per decenni: l'1 ad esempio, che ancora oggi percorre il Corso Sempione e la Via Manzoni, il 14 per il Cimitero Maggiore, il 19 rimasto lungo il Naviglio Grande fino a tempi recenti e ovviamente la Circonvallazione 29/30.
Si osservano poi i tracciati ferroviari dismessi da appena due anni, con il rilevato della vecchia Stazione Centrale da piazzale Fiume verso est e la sede ancora ben indicata lungo la cintura occidentale e lo Scalo Sempione. Tuttavia almeno alcuni di essi erano stati nel frattempo già demoliti, come si nota dal fatto che i binari tranviari "bucano" la vecchia Centrale verso via Pisani.
Dal punto di vista stradale, mancano gli sventramenti della futura Piazza Diaz, mentre la cerchia dei Navigli è già interamente coperta.
A sud è indicato il doppio percorso tranviario di via Meda (linea 3) e via Ascanio Sforza (linea 8). Quest'ultimo, più antico, era comune con la tranvia a vapore per Pavia, che sarebbe stata poi soppressa nel 1936. In nota sono indicati i servizi notturni, compresa la deviazione del 29/30 verso la Stazione Centrale, rimasta in vigore fino agli anni '90.
Mappa gentilmente fornita dal forum di Skyscrapercity.
Milano in tram - Milano - R.A.C.I., 1933.

 

Milano - ATM (Busetti), 1939. 
(29 MB) 
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Nel 1939 l'ATM pubblica una dettagliata pianta della città, probabilmente tra le ultime prima delle distruzioni belliche, e l'accompagna con un fascicolo esplicativo di 22 pagine: non il solito stradario, ma una mini-guida turistica che merita un'attenta lettura, anche per la dettagliata descrizione delle tariffe tranviarie e persino informazioni storiche e statistiche sulla rete ATM. Ne propongo quindi il documento integrale in formato pdf. Nella prossima pagina, la mappa vera e propria.

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Milano - ATM (Busetti), 1939.

 

Milano - ATM (Busetti), 1939. 
Lato 11000 pixel, 110 Mpixel (70 MB), 300 DPI. 
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zoom variabile
La mappa del 1939 esce come un prodotto aziendale dell'ATM, l'Azienda Tranviaria Municipale, edita dalle E.I.A., Edizioni Italiane Artistiche, e Otello Busetti vi compare come "Disegnatore Capotecnico", prima di intraprendere la successiva carriera di editore di mappe di Milano. I lettori riconosceranno tuttavia già in quest'opera la grafica che rimarrà poi tipica delle sue carte fino a tutti gli anni '60, compresa l'indicazione delle prime filovie in tratto e punto rosso, e delle autolinee in blu.

Gentilmente fornita dall'utente MIR45 del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Milano - ATM (Busetti), 1939.

 

Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1948. 
Lato 3300 pixel, 10.9 Mpixel (4.7 MB). 
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A partire dalle edizioni degli anni '50, le piante di città della Guida d'Italia del TCI non indicano più i percorsi tranviari, quasi in anticipo sulla progressiva emarginazione del trasporto pubblico, che segnerà gli anni del boom. Senza più la trama rossa dei binari, le carte TCI perdono gran parte del loro fascino: per proseguire il nostro racconto ci rivolgiamo quindi ad altre mappe di quel periodo. Le Edizioni Busetti sfornarono numerose mappe milanesi, almeno fino agli anni '60. Questa del 1948 mostra ancora le linee filoviarie indicate con lettere: ad esempio CE sta per Circolare Esterna, quella che poi diventerà la 90/91 (qui ancora incompleta, dato che si estende solo per i lati nord ed est).
Milano in tram - Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1948.

 

Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1953. 
Lato 2700 pixel, 6.8 Mpixel (3.4 MB), 60 DPI. 
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Mappa gentilmente fornita dal membro "Tram verde" del forum MilanoTrasporti. Successivamente, un attentissimo lettore olandese(!) ha datato con precisione la mappa: essa mostra infatti la rete tranviaria com'era tra il 10/11/1952 (prolungamento del 38 da Susa a Corsica) e il 10/6/1953 (prolungamento del 19 a Cacciatori delle Alpi e del 33 a Roserio).

Rispetto alla versione del 1948, questa è stampata anche con il blu e il grigio, oltre che il rosso, il verde, l'ocra e il nero: l'aumento di colori, sicuramente costoso per la tipografia, è indice di un maggiore benessere economico. Il blu permette di leggere bene i percorsi degli autobus: come noto, essi erano contraddistinti da lettere, anziché numeri, da cui il fatto che ancora oggi a Milano gli autobus, ormai numerati, sono rimasti femminili: la 60, e invece il [tram] 12. Sempre in blu si vede anche il percorso del Fiume Olona e del Naviglio della Martesana, non ancora ricoperti. La rete tranviaria si può considerare qui alla sua massima estensione, ancora con tutti i passaggi classici, come quello dietro al Duomo verso Corso Vittorio Emanuele, prima che i lavori di costruzione della metropolitana, avviati nel 1957, cominciassero a ridurne significativamente l'estensione.

Milano in tram - Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1953.

 

Pianta Guida Toponomastica, Ediz. Vincitorio, 1959 
Lato 5700 pixel, 27.4 Mpixel (8.7 MB), 200 DPI. 
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Pur di aspetto grafico un po' spartano, la mappa fornisce una dettagliata visione della rete stradale e il disegno completo delle linee di trasporto pubblico: tram (linea continua), tram interurbani (linea tratteggiata), filobus (puntini, identificati da numeri) e autobus (puntini, identificati da lettere). I lavori per la metropolitana sono già iniziati: di conseguenza, ad esempio, l'asse di Viale Monza è già stato privato del traffico tranviario, deviando la linea interurbana per Monza sul viale Sarca (vedi il racconto dettagliato nella mappa Busetti del 1964).

La mappa presenta delle approssimazioni, dovute probabilmente a un aggiornamento solo parziale (cosa abbastanza comune a quei tempi). Questo fa sì che la situazione fotografata per la rete tranviaria non sia esattamente quella del 1959: ad esempio il capolinea delle tranvie per Vimercate e Cassano-Vaprio era stato già spostato in piazza Aspromonte (passando per Lulli-Costa-Leoncavallo-Chavez-Padova), mentre qui è indicato il vecchio tracciato su via Benedetto Marcello (peraltro approssimato, mancando i transiti da Gaffurio e Tadino); inoltre da 1958 il capolinea delle linee della Brianza era stato spostato in Via Valtellina mentre qui risulta ancora in Porta Volta. Anche la presenza dei tram urbani in Corso Buenos Aires appare dubbia, appunto per i lavori della metropolitana citati sopra. Come curiosità si segnala l'intelligente quadrettatura kilometrica che misura le distanze a partire dal centro città (cfr. le indicazioni sui bordi).

Mappa gentilmente fornita dall'utente Odonomastico del forum di Skyscrapercity.

Milano in tram - Pianta Guida Toponomastica, Ediz. Vincitorio, 1959

 

Milano, 1975 (ATM) 
Lato 5800 pixel, 23.2 Mpixel (7 MB), 150 DPI. 
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Arriviamo agli anni Settanta con una mappa dalla grafica pulita ed essenziale, che ci piace assai. La mappa figura come "Edizione gratuita a cura della Impresa Generale Pubblicità I.G.P. S.p.A. Milano" ma la si può considerare un'edizione ATM in proprio, e venne spedita a casa alle famiglie milanesi, come riportato sulla mappa stessa. E' facilmente databile grazie alla cronologia dell'attivazione della rete metropolitana: siamo tra il 18/4/1975 (apertura della stazione Inganni) e l'8/11/1975 (apertura della stazione QT8). La tratta fino a Cadorna della M2 aprirà invece tre anni più tardi, nel 1978.

Tra gli elementi di interesse spicca prima di tutto l'ampia rete di filobus, ben evidenziata in verde, con la circonvallazione interna 96/97, l'84 per Rogoredo, la 95 a sud e le linee verso la periferia nord (81 e 83); nel decennio successivo la rete sarà decimata e le mappe la "mimetizzeranno" colorandola come le autolinee. Sulla rete tranviaria si notano l'assetto del centro, con i binari nettamente separati tra la rete a ovest (Broletto-Torino) e quella a est (Mazzini-Arcivescovado, con il passaggio accanto al Duomo); poi l'8 che svolta da via De Amicis, la linea Interstazionale 25/26 (sarà soppressa nel 1976), il capolinea di Molise (sarà soppresso e quindi ripristinato molti anni dopo). Non sono invece indicate le tranvie interurbane di Limbiate e Desio-Carate, che comunque già partivano dal capolinea di Via Valtellina (conservato fino al 1999). Infine sul retro è stampato un tagliando da inviare all'ATM "per ricevere i futuri aggiornamenti". Che dite, lo invio?

Milano in tram - Milano, 1975 (ATM)

 

Milano, 1975 (ATM) - Rete metropolitana 
Lato 1100 pixel, 0.7 Mpixel (0.2 MB), 150 DPI. 
Il dettaglio della rete metropolitana è indispensabile per "tradurre" i numeri delle stazioni, riportati sulla mappa, con il relativo nome (una scelta sicuramente non praticissima...). Sono indicate numerose tratte in costruzione, tra l'altro con nomi diversi da quelli che verranno poi effettivamente scelti: G1, Olona e G2 per Bonola, Uruguay e San Leonardo, i buffi e "arcaici" Metallino e Bettolino per Cologno Sud e Cologno Centro, Villa Fornaci (nome già utilizzato per la tranvia interurbana) per Gessate. Tutte queste tratte saranno aperte in un arco di tempo relativamente lungo: Cadorna nel 1978, San Leonardo nel 1980, Cologno nel 1981, fino a Gessate nel 1985.
Milano in tram - Milano, 1975 (ATM) - Rete metropolitana

 

Milano, 1980 (ATM - DA) 
Lato 2300 pixel, 4.6 Mpixel (1.4 MB), 200 DPI. 
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Con il 1980 compare uno stile grafico radicalmente diverso, che qualcuno ha definito con una certa ironia, stile dei "circuiti elettrici". Probabilmente datato e di utilità un po' dubbia, merita comunque qualche parola in più: queste sono le mappe del "DA", il Centro per il Disegno Ambientale, uno studio di grafica e design che ha avuto il suo peso nei trasporti lombardi, dai primi anni '80 in poi. Il suo artefice, Riccardo Soffientini, ha creato uno stile che aveva il suo fascino e la sua coerenza. Forse questi "circuiti elettrici" non erano il massimo della comprensione, ma il DA ha disegnato tutta l'immagine coordinata del TPL lombardo, dalla banda verde con il simbolo LT (Lombardia Trasporti) fino a tutta la cartellonistica del Passante Ferroviario allora in costruzione. Da ultimo è stato il padre delle carte del Servizio Ferroviario Regionale (intera Lombardia e Linee S), ancora oggi aggiornate e utilizzate dalla Regione. Il merito del DA era di unire una capacità grafica a una consapevolezza del mondo dei trasporti che non è mai scontata.

La mappa non è datata, ma è successiva al 12 aprile 1980 (attivazione della tratta QT8 - San Leonardo della M1).

Milano in tram - Milano, 1980 (ATM - DA)

 

Milano, 1980 (ATM - DA), particolare 
Lato 900 pixel, 0.8 Mpixel (0.3 MB), 200 DPI. 
Sull'altro lato della carta compare la mappa tradizionale. Dato che la qualità grafica non ha particolari pregi, ci limitiamo a presentarne un dettaglio centrale: è probabilmente l'ultimo in cui compare il percorso tranviario a fianco del Duomo, dal lato di Palazzo Reale, soppresso di lì a poco (vedi mappa successiva).
Milano in tram - Milano, 1980 (ATM - DA), particolare

 

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