Pianta di Milano, Ediz. Otello Busetti, 1953.
. Rispetto alla versione del 1948, questa è stampata anche con il blu e il grigio, oltre che il rosso, il verde, l'ocra e il nero: l'aumento di colori, sicuramente costoso per la tipografia, è indice di un maggiore benessere economico. Il blu permette di leggere bene i percorsi degli autobus: come noto, essi erano contraddistinti da lettere, anziché numeri, da cui il fatto che ancora oggi a Milano gli autobus, ormai numerati, sono rimasti femminili: la 60, e invece il [tram] 12. Sempre in blu si vede anche il percorso del Fiume Olona e del Naviglio della Martesana, non ancora ricoperti. La rete tranviaria si può considerare qui alla sua massima estensione, ancora con tutti i passaggi classici, come quello dietro al Duomo verso Corso Vittorio Emanuele, prima che i lavori di costruzione della metropolitana, avviati nel 1957, cominciassero a ridurne significativamente l'estensione. |
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