At home! Il riordino della stanza a fine gioco è l'ultima sfida della giornata! Si riconoscono varie carrozze in lamierino, la locomotiva 3081 già riposta nella scatola "anni '80", due scatole di scambi rispettivamente anni '60 (verde) e inizio '70 (azzurro). Il trasformatore è dell'ultima generazione pre-digitale. |
213.915 A maggio 2020, acquistato in Olanda, arriva una micro-locomotiva: il Köf, cioè il piccolo automotore diesel di origine tedesca, giunto in Italia durante la seconda guerra mondiale e classificato come Gruppo 213 delle FS (Wikipedia). In particolare l'unità 915 è una costruzione Deutz del 1936 che Märklin ha riprodotto nella livrea verde vagone degli anni '60 (in precedenza i Köf FS avevano mantenuto il nero tedesco ed erano poi stati grigio delta o castano e Isabella). Märklin ha prodotto i Köf a partire dai primi anni 2000: non si tratta quindi di un modello vintage ma di una realizzazione recente, con motore longitudinale e trasmissione a vite senza fine, provvista di serie di decoder digitale. Ma il fascino del piccolo mezzo mi ha ugualmente indotto all'acquisto! Lo sfondo questa volta non è un'aggiunta digitale, ma la pagina di un libro fotografico di Pepi Merisio - Il volto di una terra. L'Italia - che ho realmente inquadrato dietro al treno, allestendo un mini set di ripresa. |
213.915 Il Köf è ancora ripreso con lo sfondo di un'immagine di Pepi Merisio - questa volta il santuario di Oropa - al traino di una carrozza anch'essa abbastanza singolare, oltre che coerente come epoca. Cessata da qualche anno la produzione delle storiche carrozze in lamierino da 24 cm, intorno al 2012 Märklin ha riproposto alcuni modelli, realizzati con quella stessa tecnologia, in larga parte rifacimento di quelli già a catalogo per decenni, come la seconda classe verde o la prima classe blu. Fanno eccezione alcune varianti, tra cui proprio questa vettura che era inedita: la seconda classe con scomparto buffet-ristoro non era stata infatti mai riprodotta prima. DSG (Deutsche Schlafwagen- und Speisewagengesellschaft) era la compagnia tedesca che curava la ristorazione e i servizi con vagone letto, dal dopoguerra al 1994. A fianco della porta si vede la "M" stillizzata che era rimasta in uso fino al 1971 a indicare l'antenata della DSG, cioè la Mitropa prebellica. Come semplificazione produttiva, questa carrozza, impeccabilmente decorata all'esterno, non ha comunque modificato l'arredamento interno, che è rimasto quello a scompartimenti della carrozza normale, senza area buffet. Inoltre in questa riedizione i corrimani delle porte sono solo disegnati, anziché riportati in filo metallico. |
213.915 Ora il Köf manovra la celebre carrozza FS art. 4063 del 1972. |
213.915 E infine con tre carri merce, in cui quello a tramogge in prima posizione enfatizza la minuscola sagoma dell'automotore. |
Nuovo! Borgofranco. Un raccordo di circa un kilometro e mezzo si staccava a nord della stazione di Borgofranco, sulla linea per la Valle d'Aosta. Salvo per gli attraversamenti stradali, il raccordo è sorprendentemente integro, e persino con l'erba rasata: mi viene spontaneo immaginarvi un automotore in manovra! Naturalmente usare il 213.915 è una licenza poetica, perché non era certo questa la macchina utilizzata ai tempi, ma il risultato mi pare degno di nota. Il modello è stato fotografato sul tavolo della cucina, ma curando che il sole avesse grosso modo l'identica angolazione e orientamento, rispetto a quelli nel paesaggio dove doveva andare a finire. |
TEE 442/448 e 213.915. ...in una curiosa ambientazione mediterranea, niente meno che a Zoagli! |
3035 (E.424 FS). A gennaio 2021 acquisto per 90 euro un secondo modello di 3035 (il primo era arrivato addirittura nel 1975!) e mi diverto a fotografarlo in primo piano! |
3035 (E.424 FS). Controluce e carrozza 4063 illuminata. |
3035 (E.424 FS). La scatola originale in epoca blu, datata 10/1969. |
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