Provaglio. La settimana successiva sono ancora in gita. Di buon mattino, un GTW percorre il rilevato boscoso in arrivo a Provaglio. |
Provaglio. Il regionale Iseo-Rovato del mezzogiorno ha la fortuna di utilizzare l'ALn 668-121 nel suo bel colore arancio, fotografata nel rettifilo in arrivo a Borgonato, sullo sfondo del Monte della Madonna di Provaglio (inquadratura completa ampia). |
Bornato. Per il viaggio di ritorno da Rovato, scelgo l'inquadratura con il castello di Bornato, ora nella luce piena del mezzogiorno. |
Bornato. Poco dopo, transita il GTW da Brescia. Sono attratto dall'idea della stazione di diramazione, con le due linee che confluiscono, e includo quindi il binario da Rovato in primo piano. |
Sulzano. Due GTW percorrono il tratto lungo il lago, sullo sfondo di Sale Marasino. |
Vello. Da un poggio panoramico a fianco della statale si gode una delle viste più celebri. La scia a "V" della barchetta sul lago calmissimo è un piccolo segno fortunato, che compensa l'automotrice ridipinta nell'anonima colorazione bianca. |
Marone. A Vello il sole tramonta prima delle 16, mentre sotto Marone si gode ancora un po' di luce, ma perpendicolare alla linea: mi invento quindi questo panoramix molto aperto, sfruttando l'atmosfera del lago e della sponda opposta in ombra, con la mini-isola di Loreto, lunga appena 100 metri. |
Provaglio. Il turno dell'ALn 668-121 prosegue al pomeriggio con un'altra corsa Iseo-Rovato. Alle 16.20 di inizio gennaio il sole è bassissimo e la luce semplicemente spettacolare. Il monastero di San Pietro in Lamosa è proprio a fianco della linea. |
Bornato. L'ALn 668-121 da Rovato torna a Bornato per fare coincidenza con i treni Brescia-Iseo. I 20 minuti di sosta cadono perfettamente in ora blu, impossibile non sfruttarli. In realtà la stazione di Bornato è (anche giustamente) illuminata solo da due faretti sul fabbricato: devo scattare con tempi dell'ordine dei 4 s a diaframma tutto aperto e l'atmosfera è molto più buia di quel che sembra in foto, ma il risultato mi pare apprezzabile. I faretti che illuminano il muso della macchina mi ricordano certe foto di O. Winston Link, quell'americano che allestiva veri e propri set per la fotografia notturna alle locomotive a vapore. |
Bornato. Dall'altra parte, guardando verso ovest, il cielo è ovviamente molto più luminoso: è impossibile esporre correttamente anche l'automotrice, e così provo questo scatto diverso dal solito, sfruttando l'illuminazione interna e i fari accesi. |
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