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Forme antiche

E.550.  Il particolare ingrandito mostra la numerazione originale a quattro cifre (unità n. 68 del gruppo 0500), la targa della Società Westinghouse, la biella triangolare nella primitiva versione traforata (poi sulle E.550 venne realizzata piena) e, sulla sinistra, la struttura che copre gli anelli collettori, cioè gli anelli che collegano elettricamente il rotore del motore trifase di trazione.
Forme antiche - E.550.

 

Francobollo E.550.  Se occorre stendere un velo pietoso sulla scarsissima emissione di francobolli ferroviari italiani, non può che far piacere il ritrovare due belle viste di una E.550 addirittura in una emissione di Tuvalu, sperduto Stato polinesiano costituito da nove atolli! La numerazione antica E.550.55 a grandi cifre in bronzo non è coerente con la colorazione castano e Isabella (la macchina avrebbe dovuto essere nera), ma... si può perdonare.
Forme antiche - Francobollo E.550.

 

E.550, Albisola.  Una celebre e spettacolare fotografia, scattata ad Albisola, mostra la E.550.50 al traino di una composizione di "centoporte": è il 1916, l'anno dell'elettrificazione della Genova-Savona (dalla collezione di Gianfranco Ferro).
Forme antiche - E.550, Albisola.

 

E.330, Albisola.  Stesso luogo, stessa data, con l'altra importante macchina degli anni Dieci, la E.330 per treni viaggiatori. L'inquadratura è talmente simile alla foto precedente che qualche lettore ha pensato a un fotomontaggio, ma con buona certezza si può sostenere che si tratta di due riprese distinte, in cui è stata sostituita la locomotiva, mantenendo le stesse carrozze e il punto di scatto.
Forme antiche - E.330, Albisola.

 

E.550, E.330, Vado Ligure.  "Ritratto di famiglia" per i due gioiellini del Tecnomasio degli anni '10: la E.550 per treni merci, in produzione a partire dal 1908, e la nuovissima E.330 per treni viaggiatori da 100 km/h, consegnata nel 1914. Entrambe le macchine sono nella colorazione grigia opaca, che assicurava una resa migliore nelle foto ufficiali, senza riflessi eccessivi.
Forme antiche - E.550, E.330, Vado Ligure.

 

E.330.  Alla nuova arrivata, una delle 16 unità del Gruppo E.330, è dedicato anche il primo piano, ripreso senz'altro nella medesima occasione.
Forme antiche - E.330.

 

E.550.  L'importanza storica delle E.550 si desume anche da questa cartolina, in cui la nuova locomotiva elettrica è utilizzata come soggetto per i tradizionali "Saluti a grande velocità", insieme a tre viste della città di Genova.
Forme antiche - E.550.

 

Torino P.N.  Il sistema di elettrificazione trifase comincia a connotare anche le grandi stazioni. Torino è raggiunta nel 1917 con l'elettrificazione della linea di Pinerolo (quella ben più importante per Bussoleno e il Frejus verrà completata nel 1920) e il sistema trifase rimarrà in uso fino al maggio 1961. Negli anni '20 i binari arrivano fin sotto la tettoia ottocentesca, oggi ancora esistente ma occupata dai vari servizi di stazione.
Forme antiche - Torino P.N.

 

E.554, Santuario.  La E.554.019 è ripresa a Santuario in corsa prova nel 1928, appena uscita dal TIBB di Vado Ligure, naturalmente nella colorazione nera lucida d'anteguerra.
Forme antiche - E.554, Santuario.

 

Il Sempione

E.362.  Le tre unità E.360, numerate 361-363 e realizzate nel 1904 da MKAG/Ganz per le linee valtellinesi, furono temporaneamente noleggiate alle Ferrovie Svizzere nel 1906-07 per il primo esercizio della galleria del Sempione, in attesa dell'arrivo delle nuove macchine Brown Boveri realizzate appositamente (364-369 e 371). E' appunto durante questo noleggio che la E.362 è fotografata a Briga e definita come "Locomotiva elettrica del Sempione".
Il Sempione - E.362.

 

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