Antologia TEE
| Märklin Magazin (1966). Si trattava della rivista ufficiale di Märklin, qualcosa di (vagamente) simile al nostro H0 Rivarossi. L'unico numero che possiedo mostra questa copertina "doppia" con un cospicuo impianto dal bellissimo fascino vintage, in cui appare, guarda caso, proprio il TEE RAm. E non manca anche un TEE a materiale ordinario, su cui torneremo a breve, con la E03 prototipo (3053) e le carrozze da 24 cm in tutte le loro varianti: nell'ordine, scompartimenti, salone, ristorante, bar, scompartimenti (manca solo la panoramica del Rheingold). Infine la V200 (3021) traina tre Silberlinge. |
| Impianto H0 (1970). Nei cataloghi dei primi anni '70 era prassi comune mostrare varie inquadrature di un determinato impianto. E che treno appare, al di là del fascio merci? Ma naturalmente un bel 3070! |
| BB 9200 3059 (1970). Ecco la planimetria dettagliata dell'impianto dell'immagine precedente. Le misure in pollici dell'edizione americana corrispondono a 320*115 cm. Sotto l'impianto, mi è parso spontaneo includere la celebre locomotiva francese BB 9200, qui nella versione del rapido Le Capitole (art. 3059). Il prezzo in Italia era di 12.350 lire. Il modello, nel più comune turchese tradizionale SNCF, era una novità del 1963 che rimarrà a catalogo fino al 1988 (dal 1982 in colorazione Corail). Il rapido Le Capitole era stato istituito nel 1960 tra Parigi e Toulouse e dal 1967 era stato il primo treno francese autorizzato a viaggiare a 200 km/h, proprio al traino di alcune BB 9200 appositamente ridipinte in rosso, al pari delle carrozze. Diventerà poi un TEE nel 1970, anche se trainato da locomotive di altro tipo, le nuove CC 6500. |
| BR 103 3053 (1970). Continuando ad esplorare il catalogo 1970 arriviamo all'ultimo argomento di questo racconto: la celeberrima locomotiva tedesca 103, un altro fiore all'occhiello della produzione Märklin. Il prezzo in Italia era di 16.100 lire. Nel 1970 è ancora riprodotta la versione prototipo (con una sola fila di griglie sulla fiancata), art. 3053, novità del 1966; essa è presentata su un piacevole sfondo fotografico "virato", particolarità specifica di quell'edizione del catalogo. Vale la pena di ricordare che ovviamente al tempo tutte le pubblicazioni erano impaginate a mano, senza gli strumenti software oggi abituali. |
| BR 103 3054 (1976). Nel 1971 esce la 103 di serie, con due file di griglie, che rimarrà in produzione per 24 anni, fino al 1994. Nel 1976 lo stile grafico del catalogo è mutato ma è sempre improntato ad eleganza e sobrietà. |
| TEE 4085-4090 (1973). Parlando dei TEE non potevo certo trascurare le classiche carrozze DB, che nel 1973 si presentano ancora al completo, con i loro cinque modelli differenti, tutti nel tradizionalissimo lamierino da 24 cm. Erano una novità del 1966 e avevano ricevuto gli arredamenti interni dal 1968. Il 1973 fu proprio l'ultimo anno con l'intero assortimento: dall'anno seguente, sparivano la bar e la salone, in concomitanza con l'introduzione dei nuovi modelli da 27 cm in plastica (ma la bar in realtà non venne mai rifatta da 27 cm). Le residue 4085/87/90 e 4089 con fanali di coda resteranno a catalogo fino alla fine dell'era delle carrozze in lamierino, nel 2003, ben 38 anni dopo la loro nascita. |
| BR 103 3354. Torniamo ai modelli concreti, con la mia 3354, novità 1983 e...regalo di terza media di quello stesso anno! Si tratta dell'ultima evoluzione della meccanica tradizionale, prima dell'avvento del digitale: è infatti dotata di circuito elettronico di ausilio per l'inversione di marcia. Dietro di lei, le TEE illuminate, acquistate nel 1982 e che ancora oggi...sembrano letteralmente nuove! |
| BR 103 3354. La carrozza ristorante in prima posizione mostra i tavolini dipinti di bianco (sono riuscito a dipingere tutti gli interni direttamente dall'alto, senza disassemblare le carrozze). I ganci corti Roco sono montati su timoni di allontanamento anch'essi Roco. |
| BR 103 3354. Con la carrozza a scompartimenti. |
| BR 103 3354. La 3354 aperta mostra il telaio in pressofusione, il motore classico con collettore a disco e il tradizionale relè per l'inversione di marcia (a destra). Il circuito elettronico al centro aiuta l'inversione di marcia, evitando il tipico "balzo" in avanti, piuttosto frequente sulle macchine totalmente meccaniche. Nelle macchine con questo circuito elettronico, le lampadine sono nella versione da 1,5 V montate in serie al motore (anziché come d'abitudine in parallelo), in modo da ottenere un'intensità luminosa quasi costante al variare della velocità. |
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