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La costruzione

Vista d'insieme.  E infine... ecco svelato il teatro di posa!

Qualche nota di backstage: si tratta di un diorama dalle dimensioni particolarmente ridotte; misura appena 70 x 27 cm. Se dalle foto sembra molto più esteso... era ovviamente un effetto voluto! Lo realizzai intorno al 1994, proprio per esporre le mie E.330 ed E.333. Le foto del 2004 sono scattate con Minolta Dimage 7 con vera luce solare. Le altre con la Canon A720 su cavalletto, pose intorno ai 2 s e illuminazione artificiale (un po' disomogena come temperatura di colore, ma avevo cominciato a scattare davvero per scherzo...). Lo sfondo è un foglio A3 stampato con l'effetto nuvole dell'omonimo filtro di Photoshop. Siccome lo reggevo a mano, ha generato un effetto di "mosso" che, al margine inferiore, simula insospettatamente bene l'orizzonte del mare, contribuendo in modo fondamentale a ricreare un'ambientazione di Riviera, in una giornata leggermente velata.

La costruzione - Vista d'insieme.

 

Nuovo! Vista d'insieme.  Ancora il set utilizzato per il TEE Ligure (ovviamente prima della rimozione digitale del secondo filo). I pali trifase sono acquistati. Il doppio filo è ottone da 0.5 mm, salvo il tratto sfocato in primo piano in alcune foto, che è digitale, perché è oltre la fine del diorama. Collegando normali binari H0 agli estremi, il diorama è realmente percorribile, anche con sistema Märklin: nelle foto si intravedono i punti di contatto, sotto forma di chiodini, che chiudono il circuito su una sottile striscia di rame infilata tra il binario e il piano di legno di appoggio. Il binario in primo piano è un Roco adattato, utilizzato come transizione verso i normali binari Märklin M.
La costruzione - Vista d'insieme.

 

Assemblaggio E.550.  Le locomotive che abbiamo incontrato sono tutte autocostruite con plastica in fogli. Realizzai la E.550 nell'estate 1999; poi è rimasta più di 10 anni in attesa di essere completata (!) e solo a maggio 2010 ho eseguito la verniciatura castano e l'ho assemblata. Le ruote sono Roco (BR 89) e il telaio è predisposto per ricevere un motore Roco (che non ho ancora montato). Il trolley è acquistato come parte di ricambio della E.333 Metropolitan, con il parallelogramma articolato realmente funzionante (a differenza, purtroppo, di quello della successiva E.431 Rivarossi).
La costruzione - Assemblaggio E.550.

 

Nuovo! Assemblaggio E.432.  Ed ecco cassa e telaio della E.432, costruita quando il pensare di poterne acquistare un giorno il modello Roco era semplicemente un sogno.
La costruzione - Assemblaggio E.432.

 

Minuterie.  Le bielle della E.550 (in alto) e della E.432 sono ritagliate da un foglio di plastica da 1 mm: sono riuscito a garantire una precisione di foratura tale da permettere la rotazione delle ruote. Se un giorno monterò i motori, scoprirò se la robustezza sarà sufficiente anche per un vero funzionamento!
A sinistra si vedono i respingenti (Lima, infilati in stuzzicadenti per evitare che "volassero via" sotto il getto del castano a spruzzo). A destra altri particolari realizzati per la E.550: i serbatoi sul tetto, le casse delle batterie, le scalette (880 Roco) e i copri-collettori.
La costruzione - Minuterie.

 

Verniciatura.  Aspetto grottesco di E.432 ed E.550 mascherate con nastro adesivo, carta e Scottex, durante la verniciatura del castano inferiore; analoga mascheratura, in un altro passaggio, era stata necessaria per il castano del tetto. Nella foto, per rendere almeno riconoscibili i mezzi, ho rimosso la mascheratura delle traverse di testa. Le marcature sono trasferibili per architettura (un tempo diffusi, oggi mi dicono introvabili).
La costruzione - Verniciatura.

 

Casse verniciate.  Ecco le due macchine con verniciatura completa (mancano solo alcuni particolari aggiuntivi e i corrimani). Realizzai la E.432 nel 1998, prima macchina in cui riuscii a lavorare fogli di plastica da 1.5 e 2 mm, ottenendo una robustezza a tutta prova: anni addietro avevo cominciato con lo spessore da 0.5, ovviamente molto più facile da tagliare; raggiungere spessori superiori aveva rappresentato una curiosa "evoluzione tecnologica" nel mio gioco.
La costruzione - Casse verniciate.

 

Disordine all'opera...  La scrivania di lavoro, con le casse quasi ultimate, particolari da montare, utensili, punte da trapano, pezzi di plastica e... qualche altra decina di oggetti!
La costruzione - Disordine all'opera...

 

Disegno E.330.  La cassa della E.330, realizzata nel 1994, era progettata per "calzare" su una 132 tedesca di Roco (previo spostamento di un asse motore per ottenerli equispaziati). La meccanica Roco garantisce un funzionamento regolarissimo, anche se la parte bassa è inevitabilmente un po' spoglia. Il disegno su carta millimetrata mostra lo "sviluppo" delle pareti della cassa. I vertici di ciascuna parete sono stati poi riportati sul foglio di plastica, appoggiandolo sotto la carta millimetrata e incidendo i vertici stessi con la punta di un compasso. Poi si procedeva a tagliare la plastica con un taglierino e, una volta rifiniti i bordi, a incollarla con colla per polistirene.
La costruzione - Disegno E.330.

 

Nuovo! E.656.  E per concludere, spettacolare primo piano, con vera luce solare, della E.656 Lima degli anni '90.
La costruzione - E.656.

 

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