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I treni INGAP a molla

Nuovo! Locomotiva.  Disassemblando la locomotiva, appare anche qui una struttura interamente in lamierino; all'interno della caldaia è però presente un pezzo di robusta lamiera (nera), sagomata a U, che garantisce il giusto peso al modello. Anche il telaio del meccanismo a molla è in lamierino, mentre la chiavetta per la ricarica è in lamiera un po' più spessa, sagomata per inserirsi nell'asse a sezione quadrata su cui è avvolta la molla.

Mentre nei normali modelli elettrici gli ingranaggi sono "demoltiplicatori", perché il motore gira molto più velocemente delle ruote, qui accade il contrario: nel senso di trasmissione del moto, le ruote dentate si accoppiano grande -> piccola, in modo da incrementare la velocità. Infatti ad una lenta velocità di scarica della molla deve corrispondere una velocità di marcia del treno sufficiente rapida (anche troppo, a piena carica!).

I treni INGAP a molla - Locomotiva.

 

Nuovo! Motore a molla.  La vista da sopra del meccanismo motore mostra la molla in posizione scarica, cioè completamente allentata. Girando la leva di carica, le spire della lamina di acciaio si serrano, accumulando l'energia elastica che muoverà poi la locomotiva. Non è presente nessun sistema di arresto, per cui, una volta caricata la molla (tenendo ferma la locomotiva con la mano), bisogna letteralmente lasciar andare la macchina, che partirà a razzo, facendo qualche giro fino a fermarsi. Così andava il mondo del giocattolo circa 80 anni fa!
I treni INGAP a molla - Motore a molla.

 

In viaggio!  Ed ora si carica la molla e... si parte! Con anche un inconveniente d'esercizio, causato - se guardate bene - da un problema di infrastruttura!

 

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