Guida d'Italia del Touring Club Italiano
I VOLUME
Piemonte, Lombardia, Canton Ticino
Milano 1915
Dalla prima edizione della Guida Rossa del Touring Club, riproduco tutta la descrizione dell'itinerario Cuneo-Ventimiglia attraverso il Colle di Tenda. La ferrovia era allora aperta solo parzialmente: c'era già il tunnel di valico (1900) e la tratta fino a Tenda (1913, mappa), mentre mancava tutto il tracciato intermedio Tenda-Airole (1928), ma la guida si sofferma ugualmente a descriverne la costruzione: "fervono grandiosi lavori ferroviari per Ventimiglia e Nizza".
Per alleggerire la lettura ho esplicitato le numerosissime abbreviazioni del testo originale, lasciando invece i termini del tempo, come gli skiatori. Ho poi evidenziato in rosso le parti ferroviarie, ma il testo è interessante anche per tutti gli altri dettagli: vi ritrovo il paesaggio che ben conosco, descritto con gli occhi del visitatore di un secolo fa... che non sono così diversi dai nostri, quando nota le gole e gli ulivi, le vie del borgo di Tenda e il corso del fiume. Fa sorridere che, oltre all'alloggio e alle distanze stradali e ferroviarie, segnalino la disponibilità di cavalcature... conducente compreso! Allora noleggiamo una vettura a due cavalli da Tenda a Briga? Sono solo Lire 4!
Da Cuneo a Ventimiglia per il Colle di Tenda
(VALLI VERMENAGNA E ROJA)
FERROVIA da Cuneo a Tenda km 51, ore 1,50, solo omnibus e accelerati. Da Airole a Ventimiglia km 13, min. 20. Da Tenda a Ventimiglia SERVIZIO AUTOMOBILISTICO, km 46; 2-3 corse al giorno, ore 2,45, L. 4,70.
La Valle della Vermenagna forma verso Sud sopra Borgo S. Dalmazzo una linea quasi diritta di circa 22 km; è larga nel suo bacino poco più di 12; presenta ridenti e variate prospettive, ameni bacini prativi e belle foreste; è quasi in prolungamento della Valle della Roja (da cui è separata dal Colle di Tenda) che sul versante meridionale delle Marittime scende a Ventimiglia. Il percorso di Val Roja è pure molto pittoresco pel mutamento della vegetazione che da alpina vi si fa mediterranea e per grandiosi sconvolgimenti geologici. E' lunga circa 50 km; il suo bacino nei valloni raggiunge la larghezza di oltre 20; per una tratta di km 17, tra Piena e Fontan, appartiene alla Francia per cessione fattale nel 1860 della contea di Nizza.
Il filo centrale delle due valli serve quasi di divisione fra quella parte delle Alpi Marittime Ligustiche che si elevano ad Est con prevalenza di dossi arrotondati, rotti da precipizi e le Alpi Marittime propriamente dette ad Ovest, irte di vette granitiche appuntite. Complessivamente la strada del Colle di Tenda offre molti bei punti, soprattutto alcune gole magnifiche e si può classificare tra le belle strade alpine, sebbene le manchino due caratteristiche, cioè i ghiacciai e la grande vegetazione di conifere.
Cuneo, pag. 90. Tra Cuneo e Borgo S. Dalmazzo la strada ordinaria e la ferrovia si scostano. La prima uscendo da piazza Vittorio Emanuele, m. 587, va con rettilineo di 8 km (tram pag. 96) a Borgo S. Dalmazzo m. 631, in rasa campagna piana, ma con magnifica vista delle montagne dal Viso alla Besimàuda. La ferrovia invece varca il Gesso sopra un ponte in curva, traversa fertili campagne e giunge allo sbocco di Val Colla. Ferrovia km 8 Bóves m. 581 (VETTURA POSTALE dalla stazione al paese L. 0,10; TRAM A VAPORE per Cuneo, pag. 90) paese industre; nella piazza Vittorio Emanuele una fontana del 1514 e un olmo di pari data; nei dintorni il Santuario, di S. Antonio delle Vigne (30 min.) e la Madonna dei Boschi m. 623, (20-30 min.).
La ferrovia volge a ponente, traversa nuovamente il Gesso e giunge a (Ferrovia km 13, strada ordinaria km 8) Borgo S. Dalmazzo m. 631 (Albergo Delfino; Tre Galli; modesti). VETTURA POSTALE per Entragne, 2 corse al giorno, ore 2,30. E' alla confluenza delle Valli della Vermenagna, del Gesso e della Stura. Quattro porte danno accesso all'abitato di vecchio aspetto; bella chiesa parrocchiale con cripta del sec. XVI ora adibita a magazzino; nella via principale torre del sec. XIV e chiesa di S. Giovanni Battista con affreschi del sec. XV; nel cimitero il «Trionfo della Morte» monumento funerario lodatissimo di Leonardo Bistolfi per l'ingegnere Sebastiano Grandi, il quale con Grattoni e Sommeiller eseguì il primo traforo delle Alpi, quello del Fréjus. Nella proprietà Durandy avanzi dell'Abbazia di Pedona.
PASSEGGIATA: Santuario, della Madonna di Monserrato m. 729, min. 15 dal bivio di Valdieri; e 20 dal paese. Dalla chiesa circondata da porticato bella vista sulla pianura piemontese e su tutte le Alpi; a pochi minuti fontana intermittente del Palazzotto.
La ferrovia e la strada varcano il Gesso su un ponte a tre arcate; si lascia sulla destra l'imbocco di Val Gesso col M. Matto; in fondo i monti calcari di Val Roàschia. Ferrovia km 14; strada ordinaria km 10,7 Roccavione m. 655, al piede di una rupe rossastra. Antica chiesa parrocchiale; sulla rupe del Santo Sudario, tagliata a picco per un centinaio di metri sull'abitato, ruderi di un antico castello, demolito nel 1580, cavo di marmo, ardesie, calce. (Da Roccavione a BÓVES pel Colletto di Bercia, m. 896, ore 2. VETTURE POSTALI, per Roàsca, pag. 104, km 7,8, 2 corse al giorno, ore 1). Entrasi quindi nella Valle della Vermenagna, fra bassi contrafforti coperti di folte boscaglie e praterie senza particolare interesse.
Ferrovia km 17; strada ordinaria km 13,4 Robilante m. 681, in un bacino verdeggiante; lo stradone corre lungo un pendio rigoglioso di vegetazione; km 17 ponte di marmo d'un solo arco alla Frazione Vallauri; la ferrovia invece passa dopo km 3 sopra un ponte a tre archi, traversa valloni profondi, trincee, viadotti e 5 gallerie. La valle diventa più stretta e alpestre.
Ferrovia km 23, strada ordinaria km 19,6 Vernante m. 783 (Albergo dell'Albero Fiorito, discreta 24 letti), lunghissimo, allineato sullo stradone, alla confluenza della V. Grande e della Valle della Vermenagna. A levante a cavaliere del paese alcuni ruderi e un torrione, antico Castello dei Lascaris; a monte il Santuario, della Madonna delle Valli; verso Sud Ovest apresi la Val Grande; rocce torriformi.
La valle si restringe formando una stretta gola, prima di aprirsi in un vasto bacino di monti prativi. La ferrovia supera l'ostacolo con una galleria elicoidale di m. 1502 e con l'aereo viadotto in curva del Vallone Rivóira alto m. 45 e lungo m. 294 con 15 arcate, seguono 7 altre gallerie e 12 viadotti. Il paesaggio variato e fresco fa di questa linea una delle più belle d'alta montagna.
Ferrovia km 32, strada ordinaria km 26,4 Limone Piemonte m. 1007. — ALBERGHI: D'Europa-Pens. Vannini, buono, 50 letti da L. 2 in più, pasti L. 0,80, 2,50 e 3; Albergo Ristorante della Posta, 30 letti L. 2, pens. L. 6, raccolti.; CAVALCATURE L. 6-8 al giorno, conducente compreso, VETTURE L. 10-15 al giorno.
In un grande magnifico anfiteatro; verso Est il paesaggio assume carattere dolomitico. E' luogo frequentato anche d'inverno per il terreno favorevole agli skiatori. Fuori del paese immani scarichi della grande galleria di Tenda. Chiesa parrocchiale antica con affreschi sulla facciata del sec. XV e una iscrizione che ricorda il passaggio pel Colle di Tenda di Carlo V, al 26 giugno 1536. Nella cappella della Confraternita Assunzione in legno e in quella di S. Antonio una statua di S. Pietro. Cave di marmo bianco e a macchie rosse; vecchie fontane. A Limone passava una via romana; subì gravi vicende guerresche. Nel 1794 i Limonesi opposero tenace resistenza all'invasione dei Francesi.
Da Limone a Vievola la ferrovia dopo una galleria di 401 m. entra a m. 1031 nella grande Galleria di Tenda, lunga km 8,1 (primo tratto m. 3277 in pendenza 2 per mille; secondo m. 141 orizzontale e trovasi a m. 1037; terzo m. 4809 pendenza 10 per mille verso V. Roja dove sbocca a m. 992). Costò otto anni di lavoro e 22 milioni; la sua perforazione fu delle più difficili, causa la melma e le sorgenti che si incontrarono. Entrò in esercizio nel 1900. Km 43 Vievola (m. 979, stazione), in un ameno bacino prativo fra le rupi, nei dintorni la Grotta di Vìéura o della Besta.
La ferrovia continua fino a Tenda, tronco che venne aperto nel settembre 1913: il dislivello di 164 m. fra Vievola e Tenda richiede un percorso di km 5, con la carrozzabile e di 8 con la ferrovia. Subito dopo la stazione di Vievola una galleria a ferro di cavallo di m. 1300, quindi ponte-viadotto a 5 luci di 15 m. alto 25 m. sulla Roja (vista sulla conca di Vievola), mettendosi sulla sinistra della valle. Da questo punto per circa 3 km si succedono gallerie, da 300 ai 700 m, e ponti sui valloncelli. Si arriva così fin sopra Tenda dominandola dall'altezza di circa 90 m. con vista del paese, della sottostante stazione e del grande ponte-viadotto sul Roja a 12 luci, di cui 8 di m. 15, una di 20 e 3 di 12 subito dopo la stazione di Tenda. Abbandonata momentaneamente la Val Roja, si risale per un tratto quella di Riofreddo, finché dopo una galleria di m. 1500 si ritorna in Val Roja, che si percorre fino a Tenda.