Nel 1958, con il crescere del turismo negli anni del boom, il Touring Club reputò necessario produrre un'edizione decisamente più snella della propria Guida d'Italia, la celebre Rossa via via aggiornata dalla prima edizione del 1914, che con la sua ventina di volumi, era diventata poco pratica per chi cominciava a muoversi in lungo e in largo per il Paese. Ne nacque la nuova Guida Rapida in tre volumi, distribuita nel 1958-59-60, che manteneva la copertina telata rossa ma in un formato più "verticale" (12 x 22,5 cm). Per la cronaca, nei primi anni '70 la Rapida si dilatò in 5 volumi, con copertina plastificata marrone scuro, che fecero compagnia a un'intera generazione di turisti, tra cui l'autore di questo sito. Nell'edizione del 1958 erano presenti due mappe di inquadramento, una stradale e una ferroviaria: quest'ultima, graficamente molto pulita, ha il vantaggio di mostrare tutta la lunga serie di ferrovie che, di lì a pochi anni, sarebbero state chiuse sotto l'abbaglio automobilistico. Nella visualizzazione piccola ho evidenziato in rosa le linee chiuse da anni e del tutto scomparse o comunque non percorribili, in giallo quelle chiuse di recente, di norma ancora percorribili almeno formalmente. Nella visualizzazione grande, l'immagine è invece quella originale non modificata. Un altro elemento di interesse di questa edizione è dato dagli itinerari stradali: in mezza pagina si racchiudeva una descrizione testuale e un profilo altimetrico, anch'esso graficamente piacevole. Nell'edizione successiva degli anni '70 gli itinerari proposti diventeranno prettamente turistici e in larga parte su strade secondarie; in questa prima edizione, invece, gli itinerari coprono i grandi assi di comunicazione, tra cui naturalmente tutte le strade consolari romane. Proprio alla fine del 1958 si inaugurava la prima tratta Milano-Parma dell'Autostrada del Sole: una chiave di lettura assai fascinosa di questi itinerari è proprio quella di essere appena prima della rivoluzione autostradale. La Bologna-Firenze attraverso i passi di Raticosa e Futa che "fino a che non sarà aperta l'Autostrada del Sole, rimane la più breve strada di allacciamento tra i due capoluoghi dell'Emilia e della Toscana" rappresenta la visione di un mondo, colto un attimo prima che scompaia: a dicembre 1960 l'attraversamento degli Appennini diventerà per sempre un itinerario autostradale (peraltro altrettanto ricco di fascino tecnico, come abbiamo visto analizzando vari viadotti). |
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