Tempio di Diana e Ponte Cinese. Il percorso prosegue per il Viale delle Camelie (inevitabilmente privo di fioritura a fine estate) e verso la parte alta della collina, al Castello del Capitano (che non ho visitato in questa occasione, perché aperto solo nei weekend). Attraverso delle grotte artificiali (anch'esse parzialmente chiuse in settimana) lo spettatore ottocentesco compiva il passaggio di "purificazione" dagli inferi al paradiso, approndando alla scena più spettacolare del parco, sicuramente una meraviglia anche agli occhi di oggi: il Lago Grande con il Tempio di Diana e il Ponte Cinese su un ramo del lago, che dà accesso a una sponda che siepi e recinzioni fanno sembrare un'isola. |
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