Cascate del Toce. Le cascate sono il più celebre spettacolo naturale della valle e si possono ammirare a varie distanze, grazie a un comodo sentiero. Qui scelgo la vista più da lontano, con il Toce in primo piano e l'albergo delle cascate visibile in cima, con la sua caratteristica tinta gialla. In realtà la larga parte della portata idraulica viene di norma sfruttata da tutta la catena di centrali idroelettriche della valle, che intercettano il flusso sin dalla diga di Morasco: salvo che negli specifici orari di apertura, le cascate si riducono a una caduta d'acqua ben più modesta e... silenziosa (il fragore è infatti un elemento distintivo della cascata a portata piena!). |
Lago Morasco. Il bacino artificiale è chiuso da una diga, la cui sommità fa parte del percorso escursionistico intorno al lago. Sulla sponda opposta si vede la Centrale Piero Ferrerio. |
Centrale di Cadarese. Si trova nella media valle, tra Premia e Formazza, lungo la statale, ed è anch'essa opera di Portaluppi (1929). |
Centrale di Verampio. La centrale idroelettrica "Ettore Conti" fu aperta nel 1914 ed è tra le più antiche in Italia. L'aspetto architettonico fu disegnato da Piero Portaluppi e si caratterizza per l'uso del bugnato in pietra locale e per l'apparato decorativo in stile art deco. La progettazione delle cinque centrali in Val d'Ossola fu uno dei primissimi lavori del giovane architetto, all'epoca appena laureato. |
Centrale di Verampio. |
Centrale di Crego. A poca distanza da quella di Verampio (da cui oggi è telecomandata), la centrale di Crego fu anch'essa disegnata da Portaluppi ed inaugurata nel 1919. |
Centrale di Crego. L'architetto curò anche il progetto dell'annessa palazzina liberty per il direttore della centrale, qui visibile in primo piano, abbandonata e degradata. Sulla strada di accesso, due cippi contrapposti indicano le due centrali. |
Centrale di Crevoladossola. Concludo questo tema con una vista all'ora blu della centrale più a sud, quella di Crevola-Toce (poco oltre si trova quella di Crevola-Divera, dal nome della valle di Varzo). Risale al 1924 e completa l'opera di Portaluppi nella valle. |
Nuovo! Baceno. Nel successivo luglio 2023, torniamo un weekend in Ossola. All'Alpe Devero il meteo è traballante: la passeggiata è sempre bella ma le foto ne risentono. E' invece affascinante dedicarsi ad ulteriori inquadrature alla chiesa di San Gaudenzio a Baceno. |
Nuovo! Baceno. |
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