Il decisivo impulso al traffico pendolare arriva nel 1967, con le nuove carrozze a piano ribassato, costruite in oltre 1000 unità fino all'inizio degli anni Ottanta: un modello esemplare per capienza e accessibilità, tanto che ancor oggi, rinnovato negli arredi, costituisce un'insostituibile risorsa del trasporto regionale. Il 2 gennaio 1992, un treno di carrozze a piano ribassato effettua un servizio regionale Novara - Milano, presso Trecate, trainato da una locomotiva del Gruppo E.646, anch'esso integralmente destinato ai servizi pendolari (foto G. Demuru). |
Un'articolata rete di ferrovie in concessione, quasi tutte a trazione diesel, si dirama per l'Emilia-Romagna, dalla grande pianura fino alla base dell'Appennino. Oggi molte di queste linee sono gestite dalla FER, Ferrovie Emilia-Romagna: tra di esse compare la Ferrovia Parma - Suzzara, a sua volta erede dell'antica Società Veneta. A mezzogiorno del 19 marzo 1997, nella stazione di Luzzara si incontrano un'automotrice ADn 610 del treno regionale Suzzara - Parma e la locomotiva diesel elettrica DE.424.08, una delle nove macchine costruite dal TIBB nel 1958 per la Società Veneta, che ha appena effettuato un servizio merci da Parma. |
La linda stazione di Chioggia, intonacata di bianco, si armonizza con gli stili e i colori ricorrenti in quest'ultimo lembo di pianura padana. Il 30 marzo 1996, due ALn 668 serie 1700 e due serie 1000 sostano in attesa di ripartire per Rovigo. |
La Ferrovia Suzzara - Ferrara, anch'essa oggi rientrante nella gestione FER, segue per vari tratti l'argine maestro del Po, in uno scenario agricolo profondamente padano. Il 19 marzo 1997, la ALn 668.10 (Fiat-OM, 1962), analoga alle prime ALn 668 delle FS, corre tra San Benedetto Po e Pegognaga. |
I treni diserbanti sono costituiti da appositi carri che vengono fatti marciare a bassa velocità, mentre spruzzano il liquido diserbante lungo la massicciata. Il 26 aprile 2002, uno di questi treni, trainato da una D.345, ha percorso la linea da Monte Antico ed è in arrivo a Montepescali, nel paesaggio agricolo della campagna grossetana. |
Al tramonto del 5 gennaio 1999, una E.444R è in testa a un treno Genova - Torino, presso Donna (foto G. Demuru). |
Le Ferrovie del Sud-Est gestiscono una vasta e ramificata rete a trazione diesel che attraversa la penisola salentina. La locomotiva diesel BB 160 mostra la sua vivace colorazione ripresa dalle E.656 FS, mentre traina una carrozza in servizio locale Lecce - Gagliano del Capo, tra Parabita e Matino, il 25 agosto 2004 (foto G. Demuru). |
Fotografie di Giorgio Stagni, Giulio Canevari, Matteo Cerizza, Franco Dell'Amico, Giovanni Demuru, Claus Pusch e Donato Rossi. Revisione immagini di Francesco Bloisi. Si ringraziano i membri del forum di www.photorail.com per i suggerimenti e le preziose informazioni fornite. Scritto tra marzo e luglio 2006. Pubblicato su questo sito a settembre 2009. Originali su pellicola negativa e diapositiva. Scansioni effettuate in maggioranza con Canoscan FS 2710. Scansioni cartoline con Canon 640P. Elaborazioni con Photoshop 5. |
Giorgio Stagni, nato a Milano nel 1969, è laureato in Ingegneria ambientale, indirizzo urbanistico, al Politecnico di Milano. Ha alternato il lavoro di programmatore software con la pianificazione dei trasporti, prima presso il Politecnico e poi negli uffici della Regione Lombardia, dove ha seguito il processo di riforma del servizio ferroviario regionale e gli esperimenti di affidamento tramite gara. Si occupa di fotografia ferroviaria dalla metà degli anni Ottanta. Nel 2002/2003, ha pubblicato due libri fotografici in bianco e nero. Per questa nuova opera si avvale dell'importante contributo di Franco Dell'Amico, di Savona, Donato Rossi, di Trezzo d'Adda (MI) e Giovanni Demuru, di Monza, che già aveva collaborato ai libri precedenti. Completano il quadro degli autori di Orizzonte ferrovia Claus Pusch, di Friburgo (D) e due fotografi più giovani, Matteo Cerizza, di Cologno Monzese (MI) e Giulio Canevari, della provincia di Pavia. Restauro della E.636.147, Milano Smistamento, marcature eseguite a stencil, aprile 2006 (foto C. Vianini). |
Foto 134-143/145 << Pag. precedente ^ Indice ^ Pag. successiva >>