Benché la maggioranza della rete delle Ferrovie Nord Milano si svolga in un'area metropolitana assai urbanizzata, la tratta terminale della linea per Novara, attraversato il Ticino, corre nel tradizionale paesaggio agricolo delle risaie piemontesi. Il 24 maggio 2003, tra Galliate e Novara, un treno regionale da Milano è effettuato con una elettromotrice EA 750 (analoga alle ALe 724 FS) abbinata a due carrozze a doppio piano: una composizione insolita ma di uso abituale sulle FNM. |
Per breve tempo al principio del 2006 la locomotiva DE 520-06 di Ferrovie Nord Cargo ha curato la trazione delle tradotte tra Alessandria e la raffineria di Sannazzaro. Uno di questi treni è fotografato in viaggio presso Ferrera Erbognone il 20 gennaio 2006 (foto G. Canevari). |
L'ETR.302, unico sopravvissuto dei tre celeberrimi elettrotreni «Settebello» (Breda, 1952-59), negli ultimi anni era assegnato al deposito di Ancona e fino all'inizio del 2004 ha svolto servizi d'agenzia attraverso tutta l'Italia. Il 17 febbraio 2003 transita a Vignate, diretto a Bergamo, da dove effettuerà una corsa verso Napoli. Oggi questo storico mezzo, al pari dell'ultimo ETR.252 «Arlecchino», giace inutilizzato nella speranza di un restauro (foto M. Cerizza). |
Le E.623 derivano dalla trasformazione a 3000 V delle elettromotrici degli anni Trenta per le linee Varesine, fino al 1951 alimentate a terza rotaia a 650 V. Hanno sempre svolto la maggioranza dei servizi nella Lombardia occidentale, anche se talvolta si spingevano fin nel basso Piemonte: il 16 maggio 1981, la E.623.103 (Breda-CGE, 1932) sosta in attesa di un incrocio nella stazione di Castellazzo-Casalcermelli, sulla Alessandria - Ovada (foto F. Dell'Amico). |
Le elettromotrici ALe 803, entrate in servizio tra il 1961 e il 1973, segnano una svolta nella flotta FS, essendo i primi mezzi progettati appositamente per i servizi pendolari nelle aree metropolitane, come provano ad esempio le tre porte per fiancata, utili per un rapido incarrozzamento. Con il passare degli anni sono state tuttavia utilizzate anche su linee decisamente meno affollate, come nel caso di questo Regionale Arona - Novara, in arrivo a Vignale, il 9 maggio 1992. |
Il decisivo impulso al traffico pendolare arriva nel 1967, con le nuove carrozze a piano ribassato, costruite in oltre 1000 unità fino all'inizio degli anni Ottanta: un modello esemplare per capienza e accessibilità, tanto che ancor oggi, rinnovato negli arredi, costituisce un'insostituibile risorsa del trasporto regionale. Il 2 gennaio 1992, un treno di carrozze a piano ribassato effettua un servizio regionale Novara - Milano, presso Trecate, trainato da una locomotiva del Gruppo E.646, anch'esso integralmente destinato ai servizi pendolari (foto G. Demuru). |
Un'articolata rete di ferrovie in concessione, quasi tutte a trazione diesel, si dirama per l'Emilia-Romagna, dalla grande pianura fino alla base dell'Appennino. Oggi molte di queste linee sono gestite dalla FER, Ferrovie Emilia-Romagna: tra di esse compare la Ferrovia Parma - Suzzara, a sua volta erede dell'antica Società Veneta. A mezzogiorno del 19 marzo 1997, nella stazione di Luzzara si incontrano un'automotrice ADn 610 del treno regionale Suzzara - Parma e la locomotiva diesel elettrica DE.424.08, una delle nove macchine costruite dal TIBB nel 1958 per la Società Veneta, che ha appena effettuato un servizio merci da Parma. |
La linda stazione di Chioggia, intonacata di bianco, si armonizza con gli stili e i colori ricorrenti in quest'ultimo lembo di pianura padana. Il 30 marzo 1996, due ALn 668 serie 1700 e due serie 1000 sostano in attesa di ripartire per Rovigo. |
La Ferrovia Suzzara - Ferrara, anch'essa oggi rientrante nella gestione FER, segue per vari tratti l'argine maestro del Po, in uno scenario agricolo profondamente padano. Il 19 marzo 1997, la ALn 668.10 (Fiat-OM, 1962), analoga alle prime ALn 668 delle FS, corre tra San Benedetto Po e Pegognaga. |
I treni diserbanti sono costituiti da appositi carri che vengono fatti marciare a bassa velocità, mentre spruzzano il liquido diserbante lungo la massicciata. Il 26 aprile 2002, uno di questi treni, trainato da una D.345, ha percorso la linea da Monte Antico ed è in arrivo a Montepescali, nel paesaggio agricolo della campagna grossetana. |
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