1969 Panoramica delle scatole in azzurro chiaro (anni 1965-69), forse le più belle tra tutti i vari colori delle scatole Märklin. Nel caso delle confezioni di treni, il coperchio era impreziosito da un acquarello di grande impatto visivo. |
1970 Nei cataloghi intorno al 1970, un singolo plastico viene proposto in varie inquadrature inframezzate alla presentazione degli articoli. Nell'immagine spicca il TEE olandese svizzero RAm (3070). |
1972 I plastici del manuale 351 sono l'essenza "anni Sessanta" di Märklin: binario M, carrozze in lamierino, carri serie 4500 e 4600, paesaggio realizzato con tempere in tinte pastello. |
1970 Nel catalogo 1970 appare un'altra invenzione grafica unica: le locomotive sono presentate sullo sfondo di una foto di paesaggio dal vero. Nell'immagine abbiamo riunito quattro classiche locomotive elettriche: due unificate tedesche (3039 e 3040), la austriaca 1141 (3036) e, inevitabilmente, la nostra E.424 (3035) in un paesaggio di cipressi. |
1972 Impossibile ignorare il nuovo arrivo del 1972: la scala Z del «Mini Club» in 1:220, la più piccola ferrovia elettrica al mondo. E' naturale che le foto di presentazione giochino con le ridottissime dimensioni della locomotiva 8800 (equivalente della 3000 in H0), affiancandola a oggetti quotidiani come un metro, fiammiferi o bicchieri. |
1972 Ancora la 8800 in scala Z. |
1972 Ma il catalogo 1972 sorprende anche per la presenza di raffinate figurazioni astratte, che coniugano i modelli in H0 con le forme e i colori della Pop Art: qui il TEE 3071 corre su una geometria di figure solide. |
1972 Ancora in un gioco di colori, la celebre S 3/6 bavarese si mostra sopra il suo numero d'ordine 18 478. |
1972 La BR 103, ammiraglia della trazione elettrica tedesca ed europea, è circondata da soffici bolle. |
1972 Al «Coccodrillo» 3015, ultimo celebre rappresentante della generazione di modelli risalenti agli anni '40, spetta un fantasioso "percorso tra i ghiacci". |
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