Loano. Iscrizione originale di questa stazione inaugurata nel 1936 (lato binari). |
Albenga. Iscrizione originale di questa stazione inaugurata nel 1936 (facciata laterale). |
S. Giuseppe di Cairo. Su un'architettura quasi disadorna sono in rilievo non solo il nome ma anche la progressiva kilometrica e il numero del posto di blocco. |
Urbisaglia. Iscrizione in rilievo su fondo azzurro. Parte del fascino è legata anche al suono stesso di queste antiche denominazioni marchigiane. |
Sella di Corno. Sulla trasversale abruzzese, la scritta in rilievo stacca da fondo rosso mattone del fabbricato. |
Bastia Mondovì. La stazione è abbandonata dal 1994, ma l'elegante scritta blu è ancora lì. |
Alassio. Architettura ricercata in stile vagamente floreale, e il nome alla sommità dell'edificio, sui fianchi laterali. |
Gambolò. Semplice iscrizione dipinta sull'intonaco giallo caldo, tipico delle stazioni lomelline. |
Rovato. Grandi lettere in rilievo, con un carattere vagamente razionalista, per questa stazione della Milano-Verona, fresca di restauro. |
Arcisate. Elaborato cartiglio in cemento su un fabbricato a bande colorate, per questa stazione della breve tratta Varese-Porto Ceresio, che mostra ancora una volta l'estrema "biodiversità" delle architetture nella ferrovia tradizionale. A dicembre 2009 la linea viene chiusa per i lavori del nuovo collegamento per Mendrisio e la nuova stazione di Arcisate diventerà in trincea, 8 metri sotto il piano stradale - evidentemente questa era "incompatibile con la qualità urbana" - mah... |
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