Ceres. Il ponte ad arco di Ceres sulla Stura di Valgrande, posto appena prima del capolinea (si vede sulla sinistra il segnale di protezione) è senza dubbio l'elemento architettonico più notevole della ferrovia. Il ponte è lungo circa 180 m, di cui 50 coperti dall'arco. Come in tutte le realizzazioni precoci con la tecnica del cemento armato, esso mostra una struttura assai leggera ed elegante. |
Mezzenile. L'automotrice in discesa si avvicina alla fermata. Il teleobiettivo mette in evidenza il cambio di livelletta tra la rampa e il breve tratto orizzontale della stazione. |
Mezzenile. In partenza dall'amena stazioncina di Mezzenile, sullo sfondo del bosco autunnale. Per valorizzare la foto, è stato necessario rimuovere digitalmente un lampione. Su tutta la linea i lampioni sono stati collocati in un quantitativo esorbitante, al di là della ragione: impossibile non pensare che il progettista fosse incapace o prezzolato. |
Traves. Ancora sotto lo sguardo del santuario di Sant'Ignazio, la fermata di Traves mostra il fabbricato nella versione piccola. |
Traves. L'automotrice riparte, mentre un vecchio ranghinatore riposa sul prato. |
Mezzenile. Nella luce sempre più calda del pomeriggio, l'ultima corsa ascendente percorre gli archi del viadotto di Mezzenile, appena dopo l'attraversamento della Stura. |
Germagnano. I luoghi in luce per l'ultima corsa discendente sono ormai pochi... Scelgo questa vista dall'alto della tratta a mezzacosta poco prima di Germagnano, fotografata dalla strada che sale alla valle di Viù. |
Germagnano. Sono appena passate le 15.30 e si è conclusa l'ultima corsa della giornata. Sullo sfondo si vede il frontale di un'elettromotrice "belga" di seconda mano (ex SNCB), da qualche tempo non più in uso sulle linee GTT. |
Germagnano. Ancora pochi minuti, e l'ALn 668 si ricovera sul tronchino, accanto a un interessante magazzino merci in legno. |
Borgaro. Trovare ancora dei punti in luce, dopo le 16, diventa impresa ardua. A Borgaro però decido di fare una breve pausa e, nonostante le ombre ormai sul binario, dedico l'ultima foto al treno che mi porterà a Torino, accanto al bel fabbricato di stazione ancora illuminato dal sole (in realtà il treno termina la corsa a Venaria; da qui bisogna pazientare altri 40 minuti su un bus bloccato nel traffico cittadino, perché la tratta terminale della ferrovia, da agosto 2020, è interrotta per permettere la (ri)connessione alla rete FS, che era stata soppressa con la costruzione del Passante ferroviario: un altro "fare e disfare" sulla cui lungimiranza ci sarebbe molto da dire...). |
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