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Il treno storico del 2022

Asso.  Le tre carrozze Az 130, 136 e 137 sono state realizzate nel 1924-25 all'interno di una serie di 52 esemplari, costruiti da OM, Officine Tallero e CGE. Cedute alle ferrovie svizzere già dagli anni '80, sono poi passate al Club San Gottardo, l'associazione di Mendrisio che tra l'altro curava i servizi turistici della linea di Valmorea, e che le ha utilizzate per vari anni. Al mutare dei propri interessi l'associazione stessa, nel 2016, dopo un lungo accantonamento, aveva deciso la loro alienazione. A questo punto le carrozze sono state acquisite a prezzo simbolico da Ferrovienord, come prima attività operativa di valorizzazione del patrimonio storico FNM, prevista dal nuovo contratto di servizio con la Regione. Nel 2017 è iniziato un lungo lavoro di restauro, aggiudicato alle Officine di Arquata Scrivia, reso particolarmente impegnativo dalla struttura delle carrozze, in legno, pressoché integralmente da ricostruire. Una prima carrozza è venuta pronta nel 2021, seguita dalle altre due nel 2022. La quarta ed ultima carrozza, Az 135, attende ancora il restauro, comunque già finanziato.
Il treno storico del 2022 - Asso.

 

Asso.  In testa lato nord, c'è la E.600-3, una delle 6 unità costruite da OM e CGE nel 1928 specificatamente per le FNM. Da tempo preservata come mezzo storico, era però guasta dal 2014. È stata riparata da Trenord e colorata nella livrea classica simile all'Isabella FS, con i carrelli in rosso vagone, come era in uso nelle FNM negli anni '60. In precedenza, a inizio anni 2000, appariva di un marrone scurissimo, inesatto, e poi nera, come negli anni '30.
Il treno storico del 2022 - Asso.

 

Pontelambro-Castelmarte.  Nel pomeriggio il treno riparte per Milano, ora con la E.610 in testa. Lo attendo nella stazione di Pontelambro. Il fabbricato viaggiatori è stato di recente ridipinto in una a mio avviso inguardabile tinta bianca; preferisco ricordarlo nella precedente colorazione tradizionale, ripresa digitalmente da una foto del 2012.
Il treno storico del 2022 - Pontelambro-Castelmarte.

 

Gli ultimi giorni della Bullona

 Milano Bullona.  La celebre fermata di Milano Bullona era stata inaugurata a metà strada della tratta urbana Cadorna-Bovisa, nel 1928, in concomitanza con l'abbassamento della linea in trincea (in precedenza i binari erano a piano strada, con cavalcavia tranviari ben evidenti nelle mappe storiche). Il fabbricato a ponte, con la coppia di scalinate che scendeva al binario, formava un ambiente ferroviario e urbano molto caratteristico, in cui i numerosi treni si fermavano e ripartivano incessantemente.

Ad aprile 2003, una composizione di EA.750 e carrozze Socimi si dirige verso Cadorna. Il tunnel visibile sullo sfondo, il più lungo della tratta urbana, era quello che sottopassava il Corso Sempione.

Gli ultimi giorni della Bullona - Milano Bullona.

 

 Milano Bullona.  Guardando lo stesso binario ma dalla direzione opposta, è in arrivo da Bovisa una composizione tradizionale con in testa il rimorchio pilota EB.800-34. Il tunnel sottopassa via Cenisio e Piazza Caneva.
Gli ultimi giorni della Bullona - Milano Bullona.

 

 Milano Bullona.  Dalla "balconata" del fabbricato viaggiatori, sempre guardando in direzione Bovisa, è in partenza dal primo binario un treno di carrozze Socimi.
Gli ultimi giorni della Bullona - Milano Bullona.

 

 Milano Bullona.  Dal primo marciapiede, fotografo ora la EB.740-07 diretta a Cadorna. Sono proprio gli ultimi giorni di vita della Bullona: il 18 maggio 2003 la stazione viene definitivamente chiusa e sostituita dal nuovo impianto di via Domodossola, di là del Corso Sempione, contestualmente con l'attivazione del quadruplicamento da Cadorna a Domodossola, ormai indispensabile per gestire l'elevata frequenza della tratta urbana. Ci vorranno ancora 4 anni, fino al settembre 2007, per completare il quadruplicamento fino a Bovisa.

Nella tratta della Bullona i quattro binari sono ora totalmente interrati (le gallerie dei sottopassi stradali sono state saldate tra loro). Il fabbricato di Bullona, vincolato come edificio storico, non è stato demolito, ma è chiaro che, senza più l'affaccio della balconata ai binari, ha perso uno degli elementi più caratteristici. Dopo anni di inutilizzo, dal 2021 è ora un ristorante elitario, peraltro con recensioni nemmeno troppo entusiasmanti, mah...

Gli ultimi giorni della Bullona - Milano Bullona.

 

 Milano Bullona.  I giorni di maggio 2003 sono segnati da un meteo sfavorevole, ma la pioggia aiuta a creare atmosfera per quest'ultima foto della Bullona, a pochi giorni dalla fine. La E.610-03 è in coda a una composizione di EB.740 probabilmente proveniente dal deposito di Novate.
Gli ultimi giorni della Bullona - Milano Bullona.

 

Prequel milanese

 Milano Bovisa.  Il nostro flash back sulla tratta urbana delle FNM prosegue con alcuni fotogrammi di pellicola 8 mm, girati intorno al 1975 presso il sottopasso del Ponte della Ghisolfa (visibile nell'ultimo fotogramma), poco a sud di Bovisa.

Allora, in presenza di un traffico pendolare già significativo ma comunque ben inferiore a quello di oggi, erano molto numerose le composizioni doppie, EB.700 o 740 e rimorchio pilota. I treni standard a quattro carrozze sarebbero arrivati nel corso degli anni '80 con le carrozze svizzere, senza dubbio l'acquisto di seconda mano di maggior successo della storia delle FNM.

Prequel milanese - Milano Bovisa.

 

 Milano Bullona.  In un mattino di dicembre 1991, la E.610-02 traina una composizione di carrozze, già allora una rarità, riservata a pochi treni di rinforzo dell'ora di punta.
Prequel milanese - Milano Bullona.

 

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