Torino 1902. La vettura filoviaria, dall'aspetto molto simile ad una carrozza senza cavalli, era dotata di due motori, uno per asse, ed era perfettamente simmetrica in quanto bidirezionale. Pertanto ad ogni capolinea l'autista doveva spostarsi da una testata all'altra portando con sé l'avviatore ed il volante dello sterzo. |