Cappuccio. I pali inevitabilmente ravvicinati sconsigliano l'uso del teleobiettivo, che li enfatizza: faccio un'eccezione là dove si coglie bene l'andamento tutto a curve del binario. |
Cappuccio. La vista ampia mostra bene il tipico paesaggio del versante marittimo, in cui la piccola elettromotrice quasi sparisce. |
Cappuccio. Anche giocare con lo sfocato è un classico delle gite fiorite: una ginestra in primo piano si disegna sulla sagoma azzurra dell'elettromotrice. |
Cappuccio. Primo piano sul frontale, sempre con la fioritura di sfondo. |
Cappuccio. La breve galleria Cicala fa vedere il treno e anche l'uscita dall'altra parte. Questo è anche uno dei rarissimi punti in cui la foto non include nemmeno un palo! |
Torrazza. Tra Campi e Torrazza sole si vela un po'. Per fortuna ci dimenticheremo presto del cielo bianco-latte, ma proprio a Torrazza la velatura è utile per smorzare il contrasto in un'inquadratura estiva ma fresca, in cui pare ancora di sentire la brezza all'ombra degli alberi. |
Sardorella. Con la fotocamera appoggiata al binario, inquadro la A2 allineata al cuore dello scambio. |
Vicomorasso. Una vista finora inedita è nel tratto a mezza costa poco dopo Vicomorasso. La Madonna della Guardia è solo un minuscolo punto bianco sulla vetta del monte Figogna, ma lo sguardo a ponente rende bene la successione di crinali che si fanno via via sempre più alpini. |
S.Olcese Chiesa. Il campanile di Sant'Olcese richiede un'inquadratura "millimetrica" sulla stretta curva del primo dei tre tornanti che salgono verso l'altopiano di Busalletta. |
Niusci. Arriviamo a Niusci che il sole è ancora lato Genova. Così nella foto ci può stare l'allegro giallo e rosso, sia del minuscolo fabbricato di stazione, sia della caratteristica palazzina affacciata al binario. |
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