Locomotore a terza rotaia. Agli inizi del XX secolo, contemporaneamente alla sperimentazione della corrente alternata sulle ferrovie valtellinesi, la linea Milano-Varese-Porto Ceresio fu il banco di prova per la corrente continua a 650 V, con alimentazione a terza rotaia. La dotazione iniziale di rotabili elettrici era limitata a 20 elettromotrici per il servizio passeggeri, e solo nel 1915 entrarono in servizio 5 locomotive E.320, costruite da OM/TIBB, che all’epoca, con i loro 1500 kW, risultavano essere le più potenti motrici a corrente continua al mondo. Il rodiggio di queste macchine era identico a quello delle "cugine" trifasi, le E.330: tre ruote motrici da 1,5 m di diametro e due assi portanti alle estremità. La carriera di queste locomotive però fu breve: la trasmissione meccanica, caratterizzata dai due grossi bilancieri su cui agivano le bielle motrici inclinate collegate ai motori, era soggetta a frequenti guasti e rotture, che indussero i tecnici a modificare il progetto: le E.320 vennero quindi sostituite dalle E.321, entrate in servizio nel 1923, quasi identiche alle prime ma che adottavano una più collaudata biella triangolare, diventata nel frattempo comune anche per le macchine trifasi. Delle E.320 si conoscono pochissime foto, e anche i servizi da loro svolti sono poco noti. Sicuramente sostituirono il vapore alla trazione dei servizi merci, ed è in questo ruolo che la E.320.1 è qui immaginata a Porto Ceresio nei primi anni di servizio, mentre si lascia alle spalle il lago di Lugano con le sue nubi temporalesche. |