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Tram storici d'autunno

 P.za Carlina.  In mezzo a una settimana dal meteo perturbato, le previsioni sono miracolosamente buone. Prenoto così l'Italo delle 14.10 da Rogoredo e alle 15.30 sbarco a Porta Nuova. In realtà a Milano e per buona parte della pianura il cielo si è già seriamente velato, ma dalla collina di Superga in poi mi accoglie un lindo sole autunnale.

Di passo spedito, raggiungo piazza Carlo Emanuele II, o "Carlina". L'evento è previsto dalle 15.30 alle 17.30 e, quando arrivo, le vetture sono lì in sosta, davvero splendenti al sole.

Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 P.za Carlina.  Primo piano per la 312.

Costruita nel 1935 dalla Carminati & Toselli, fa parte della serie 301-321, destinata alle tratte urbane della rete romana Stefer (Termini-Cinecittà e Termini-Capannelle). Appartiene alla famiglia delle MRS (Moto-Rimorchiata Saglio, dal nome del progettista), al pari delle unità dell'ATAC (rimaste in servizio fino a fine anni '90). La 312 rimane in servizio fino al 1980, quando viene chiusa l'ultima linea Stefer. Recuperata da ATTS nel 2008, dopo anni di abbandono, è tornata in servizio nel 2011.

Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 P.za Carlina.  La 201 fa un giro dell'anello per cedere la posizione alla 447 che partirà per prima.

La vettura 201 è la prima unità di una serie di 29 tram, costruiti nel 1934 per l'ATM di Bologna. Nel 1963, con la chiusura della rete tranviaria bolognese, quattro unità di questa serie vennero cedute alla Stefer di Roma, dove divennero monodirezionali e acquisirono la tipica livrea blu. Utilizzata sulle linee di Cinecittà e Capannelle fino al 1980, è poi approdata a Torino, dove è stata restaurata nel 2011. L'aspetto esterno è quello d'origine, mentre l'interno rispecchia la situazione del periodo romano.

Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 Via Accademia Albertina.  Via Po, asse tranviario per eccellenza, è interessata da lavori stradali che interromperanno i binari per mesi (!), così il giro delle vetture è limitato a un itinerario per via Accademia Albertina, corso Vittorio Emanuele, via XX Settembre, corso Matteotti, via dell'Arsenale e ritorno. Nel pomeriggio di fine ottobre i punti in luce sono minimi, ma uno di questi è proprio a pochi passi da Piazza Carlina, lungo la via Accademia Albertina, grazie allo spazio aperto di piazza Valdo Fusi.

I tram partono a circa 10 minuti uno dall'altro, così mi metto in tranquilla attesa. Dapprima arriva la 447.

La vettura 447 appartiene a una serie di 20 tram, in origine bidirezionali, costruiti nel 1938 dalle Officine Meccaniche della Stanga di Padova, per la rete di Trieste, gestita dall'ACEGAT (Azienda Comunale dei servizi Elettricità, Gas, Acqua e Tranvie). Nel 1960-65, sei vetture (443-448) vennero cedute alla Stefer di Roma, che li ha utilizzati sui due tronchi residui delle tranvie dei Castelli Romani. E' da Roma che la 447 è arrivata a Torino, dove è stata restaurata nel 2015, riportandola all'aspetto degli anni '30.

Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 Via Accademia Albertina.  Ecco la 312!

Il palazzo che fa da sfondo ai transiti è l'ex Ospedale di San Giovanni Battista, sorto alla fine del XVII secolo, che dal 1978 ospita il Museo Regionale di Scienze Naturali; il museo è però chiuso dal 2013(!) a causa di un incidente interno.

Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 Via Accademia Albertina.  La 201 conclude la sequenza.

La chiesa all'angolo con piazza Carlina è Santa Croce, di Filippo Juvarra (1718), caduta in disuso nel corso dell'800, riaperta al culto nel 1927 e infine affidata nel 2012 alla chiesa ortodossa rumena.

Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 Via Accademia Albertina.  La 312 torma indietro, e sfrutto la collina di piazza Fusi per un'inquadratura dall'alto.

Piazza Valdo Fusi era occupata dal Ministero della guerra sabaudo, divenuto dal 1864 il Regio Museo industriale ed infine il Politecnico di Torino, originatosi nel 1906 dal museo stesso; raso al suolo dai bombardamenti del luglio 1943, non è stato mai ricostruito. Nel dopoguerra l'area divenne un semplice parcheggio, ed è stata riqualificata dopo la costruzione dell'attuale parcheggio sotterraneo (2004). Oggi è uno spazio molto animato, in parte a prato, con forma concava, che termina appunto con una collina artificiale.

Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 P.za Carlina.  Durante la successiva sosta in Piazza Carlina, mi dedico ai dettagli della 447. La tabella del percorso è inequivocabilmente triestina, mentre la scritta "passare avanti" fa riferimento al flusso di viaggiatori pensato per queste vetture, con salita posteriore.
Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 P.za Carlina.  La 447 parte per il secondo giro.
Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 P.za Carlina.  A questo punto mi faccio anch'io un giro sulla STEFER, notando il consistente traffico cittadino, in cui il tram si destreggia. Sia questa vettura, sia la 202 hanno sedili individuali in fila, mentre la 447 ha panche in legno longitudinali, come sulle Carrelli milanesi. È impossibile non notare la luminosità e spaziosità degli interni, anche a confronto con tram e bus ben più moderni.
Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 Via Accademia Albertina.  Ritornato al capolinea, scendo dalla 312 proprio mentre sta per partire la 201. Faccio una rapida corsa, sfruttando a mio favore il semaforo, ed eccola in vista laterale nella luce ormai caldissima del tardo pomeriggio.
Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 Via Accademia Albertina.  Ho ancora due vetture per giocare con differenti inquadrature. Per la 312 scelgo il verticale.
Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 P.za Carlina.  Di nuovo in Piazza Carlina, la 447 è lambita dall'ombra: è l'occasione per dedicarsi alla veletta triestina e al tipico numero di linea.
Tram storici d'autunno - P.za Carlina.

 

 Via Accademia Albertina.  Riparte la 447: sono quasi le 17.30 e ormai l'ombra degli edifici è ai miei piedi, ma la foto riesce perfetta.

A questo punto, con tutta calma, torno sui miei passi verso Porta Nuova per vie totalmente in ombra.

Tram storici d'autunno - Via Accademia Albertina.

 

 Stazione P.Nuova.  Mentre scendevo dal treno poco più di due ore prima, avevo notato la scritta "Arrivo" di cui non mi ero mai accorto. Vedo che è ancora al sole, e la documento insieme alla gemella "Partenza", segni conservati della tradizione ottocentesca di separare i due flussi nelle stazioni principali.

Alle 18.30 riparte il mio Italo e alle 19.50 in perfetto orario sono a Rogoredo.

Tram storici d'autunno - Stazione P.Nuova.

 

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