Borgofranco. Domenica 22 ottobre 2022, il Museo Ferroviario Valsesiano - lo stesso dei treni turistici per Varallo - ha organizzato un treno storico Chivasso-Aosta. E' la prima locomotiva a vapore che torna ad Aosta addirittura dal 1998! E sarà anche l'ultima, prima dell'elettrificazione: dunque è davvero un'occasione imperdibile. La settimana precedente il meteo è stato più che traballante, e ancora il sabato sera, quando arrivo a Ivrea, ha appena smesso di piovere, ma le previsioni sono miracolosamente buone, e una giornata tersa e gelida mi appare quando esco dall'albergo ancor prima delle 8. Alle 8.30 è previsto un incrocio di bimodali a Borgofranco, poco a nord di Ivrea; il sole non è ancora arrivato al fondovalle, ma credo che l'atmosfera di autunno, sereno e alba si colga tutta. Così la domenica comincia con una foto duale di quella con cui si era conclusa la gita precedente. |
Borgofranco. In realtà, proprio in quegli istanti, il sole stava arrivando alle prime case a nord della stazione. Azzardo un'inquadratura veramente al limite, con la lama di luce sulla coda del bimodale, il segnale verde in fondo e le creste alpine già pienamente illuminate. |
Ivrea. Torno ora in centro a Ivrea, al ponte in ferro sulla Dora, appena oltre la stazione. Il vapore dovrebbe partire alle 9.10 e cedere il passo al successivo bimodale a Montalto Dora. In realtà viene mandato avanti quest'ultimo, e sfrutto l'occasione per un'inquadratura che ancora mi mancava. |
Verres. Per omogeneità di narrazione, metto le foto del vapore nella parte finale del racconto, e proseguo qui con quelle del servizio ordinario. Al ponte sulla Dora a nord di Verres, dove già avevo fotografato un bimodale nella gita precedente, scopro che si può scendere fino al greto del fiume, per una differente inquadratura, perfettamente laterale e senza dubbio notevole: nella luce cristallina delle 11 di ottobre, la colorazione rossa dà spettacolo! Le due signore lì avanti, che erano venute a fotografare il vapore, su mio suggerimento si fermano a scattare anche al bimodale. |
Nus. Per la coppia di treni dell'una, i prati di Nus sono l'appuntamento più spontaneo della tratta alta della linea. Dapprima scende il treno per Torino. |
Nus. Dopo l'incrocio a Chatillon, arriva il corrispondente per Aosta. |
Nus. Mi fermo ancora per una corsa: il regionale per Ivrea, in doppia di Minuetti. Coerentemente con la forma dei rotabili, scelgo le viste laterali per i bimodali, che ne valorizzano la colorazione, e quella più frontale per il Minuetto, che ha un design della cabina a mio gusto più accattivante. |
Aosta. In stazione ad Aosta, nel sole pallido delle 16 (ma più a sud si è annuvolato tutto, a confermare la fortuna di questa giornata), attendo l'arrivo di un bimodale, accanto alla storica rimessa e alla torre dell'acqua, ormai malconce, ma per fortuna ancora in piedi. |
Verres. Veniamo ora al treno a vapore! Dopo il passaggio a Ivrea, un po' troppo "mimetico" e che per ora tralascio, il punto chiave è il ponte di Verres. La 640.143 passa via veloce, ma una nuvola di fumo, dall'inconfondibile odore del carbone, avvolge i fotografi sulla sponda della Dora. |
Montjovet. A Montjovet è prevista una sosta piuttosto lunga, per incrocio e precedenza con la coppia di bimodali delle 11. Inchiodo la skodamobile sotto la stazione e inquadro la D.445.1006 di spinta in coda, in luce perfetta nell'affascinante paesaggio alpino. |
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