Ho potuto conoscere questi disegni nella primavera 2013, quando il loro autore Silvio Mazzardi ha cominciato a inviarmeli man mano che venivano pronti. Mi hanno subito colpito per la qualità e la cura, che restituiscono pienamente le sensazionali forme di queste antiche macchine. I disegni sono realizzati con una tecnica mista, parte a mano e parte al computer, ed è per me un onore poterli pubblicare, a completamento dell'antologia trifase; spero possano catturare l'attenzione e l'emozione dei lettori. Mi sono anche domandato come mai un signore bresciano fosse tanto interessato alla trazione trifase, storicamente estranea alla sua area geografica. Quella che segue è la spiegazione che mi ha dato lui stesso.
Con la E.332, pubblicata a dicembre 2013, ho il piacere di completare il parco delle trifasi tradizionali a frequenza ferroviaria. Ma il lavoro dell'autore non si ferma: nel 2014 cominciano ad apparire le varianti, come le E.554 a comando multiplo o un'altra E.551, e poi le macchine "primordiali" della rete valtellinese (360 RA ed E.430), e infine dal 2015 le locomotive a frequenza industriale. |
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(1902, 2 unità). |
(1904, 3 unità). |
(1908-21, 186 unità). |
(1911-14, 16 unità). |
(1915-18, 18 unità). |
(1915-18, 18 unità). |
(1915, 6 unità). |
(1921-25, 183 unità). |
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(1922-24, 37 unità). |
(1922, 15 unità). |
(1923, 40 unità). |
(1928, 40 unità). |
(1928-30, 183 unità). |
(sistema Bolzano, 1959) |
(1932-34, 4 unità). |
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(1923-30, 17 unità) |
(1925, 4 unità) |
(1928, 4 unità) |
(1928, 1 unità) |
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(in elaborazione). |
(in elaborazione). |
(in elaborazione). |
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