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Fotografie di Franco Dell'Amico

Santuario. E.432. Il treno diretto per Torino risale la valle del Letimbro in un paesaggio di boschi e di sperdute case coloniche, ancor oggi sostanzialmente immutato.
Fotografie di Franco Dell'Amico - Santuario.

 

A colori!

Piana Crixia. E.432. Primo piano per la E.432.001.
A colori! - Piana Crixia.

 

Dego. E.432. La E.432.028 al traino di un treno di carrozze centoporte sulla Alessandria-Savona.
A colori! - Dego.

 

S.Giuseppe di Cairo. E.554. 
A colori! - S.Giuseppe di Cairo.

 

Mombaruzzo. E.554. La linea Acqui - Asti si snoda tra le colline del Monferrato. Il treno merci 50774 è a frequenza settimanale ed è stato fotografato il 26 marzo 1976, ad appena due mesi dalla fine.
A colori! - Mombaruzzo.

 

Piana E.431. Il locale 7368 Savona - Spigno, dedicato agli studenti della Val Bormida che frequentano scuole savonesi, è sempre stato un bel soggetto fotografico per orario, composizione e fermate. Più volte l'autore delle foto ha viaggiato su questo treno, e la sosta per incrocio a Piana Crixia, dove arrivava per primo, consentiva belle inquadrature. In questa, particolarmente fortunata, la E.431.005 sosta sul secondo binario candido dopo la nevicata notturna e non ancora percorso da altri treni. Per il ritorno a casa, visto che il treno torna fuori servizio a San Giuseppe, occorreva sperare in un capotreno accondiscendente!
A colori! - Piana

 

La Cuneo-Ventimiglia nel 1972

Vievola.  Una "traccia persistente" del sistema trifase, decisamente anomala, ma anche terribilmente fascinosa, è stata la ferrovia del Tenda, come si presentava al principio degli anni '70. Elettrificata in trifase nel 1935 (vedi una cronologia grafica) venne distrutta durante la seconda guerra mondiale e rimase lì, abbandonata, praticamente nello stesso stato in cui si trovava alla fine della guerra, fino alla ricostruzione, ora a trazione diesel, attuata nel 1977-1979.

Nel 1972, Franco Dell'Amico ha percorso tutta la linea, documentandola con scatti precisi e affascinanti. Ne propongo alcuni in cui la "traccia trifase" è più evidente (cfr. anche l'articolo sulla rivista Italmodel Ferrovie). Vievola è la stazione immediatamente a sud della galleria di valico, l'unica rimasta sempre agibile, in quanto il primo ponte crollato si trovava circa un altro kilometro più a sud. Il vasto piazzale - oggi ridotto a due soli binari - era interamente elettrificato.

La Cuneo-Ventimiglia nel 1972 - Vievola.

 

Vievola.  L'immagine tradizionale della stazione, con il fabbricato viaggiatori ancor oggi esistente. Sono invece scomparsi gli edifici minori, la torre dell'acqua, il grande abete sullo sfondo e ovviamente la bella colonna idraulica in primo piano.
La Cuneo-Ventimiglia nel 1972 - Vievola.

 

La Chapelle.  Ed ecco il primo ponte crollato, quello della Chapelle, subito all'uscita della galleria che segue Vievola, oggi ricostuito con una leggera struttura in calcestruzzo. Nell'altro scatto, la tratta in quota tra Vievola e l'elicoidale di Tenda.
La Cuneo-Ventimiglia nel 1972 - La Chapelle.

 

Tenda.  Quasi un museo dell'automobile a cielo aperto, sul primo marciapiede di stazione! Il fabbricato è integro, così come ancora oggi, mentre l'elettrificazione alterna fili al loro posto con mensole mancanti. La stazione di Tenda era comunque del tutto isolata, con il viadotto della Chapelle crollato a nord e quelli di San Dalmazzo crollati a sud.
La Cuneo-Ventimiglia nel 1972 - Tenda.

 

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