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Locomotive elettriche trifasi


Locomotive elettriche trifasi - E.430
E.430 (1902, 2 unità). Realizzate dalla Ganz di Budapest e inizialmente numerate 341 e 342 presso la Rete Adriatica, queste due macchine sono state le prime locomotive trifasi delle linee valtellinesi, e anche le uniche prive di bielle (avevano un motore per asse, con trasmissione a parallelogramma articolato). L'unità 001 è conservata nel Museo della Scienza di Milano.

Il disegno imita correttamente la colorazione nera con telaio rosso ed è impreziosito dalla figura del macchinista - ricavata proprio da una foto storica della RA 342! - utile per dare una dimensione alla locomotiva e più dinamismo all'immagine. Il trolley riproduce il modello "a catena", anteriore a quello Brown Boveri poi diventato la norma su tutte le macchine trifasi.


 


Locomotive elettriche trifasi - E.360 RA
E.360 RA (1904, 3 unità). Anche le tre macchine numerate 361-363 appartengono alla dotazione valtellinese; vennero inoltre utilizzate nel 1906-07 per il servizio nel nuovo tunnel del Sempione, noleggiate alle ferrovie svizzere. Il disegno riproduce il trolley a rullo d'origine. Il particolare ingrandito mostra la dettagliatissima targa del costruttore.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.550
E.550 (1908-21, 186 unità). Prima macchina trifase costruita in Italia, nello stabilimento di Vado Ligure, appositamente realizzato nel 1905-08, ha rivoluzionato il servizio merci sul valico dei Giovi negli anni '10. Gli ultimi esemplari hanno concluso il servizio a Savona nel 1963. L'unità 025 è conservata negli Stati Uniti, la 030 nel Museo della Scienza e Tecnologia di Milano.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.330
E.330 (1911-14, 16 unità). Le prime macchine della generazione tradizionale a ruote grandi, costruite da Westinghouse, parzialmente con parte meccanica Breda. Sono arrivate fino al 1963 e l'unità 008 è conservata nel Museo della Scienza e Tecnologia di Milano.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.331
E.331 (1915-18, 18 unità). Costruite da Breda/TIBB e OM/TIBB, rappresentano un gruppo molto specifico, appartenente alla "scuola svizzera" della Brown Boveri, con soluzioni tecniche differenti dalle altre macchine. Ad esempio sono state le uniche unità con combinatori rotanti sui motori (anziché anelli collettori e combinatori montati fissi). Sono arrivate fino al 1963 e nessuna unità è stata conservata.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.331 (aperta)
E.331 (aperta) (1915-18, 18 unità). Questa volta il disegnatore ha simulato lo smontaggio dei pannelli della cassa, in modo da aprire la vista ai due grandi motori di trazione: l'uno ancora coperto dalla custodia di protezione del biellismo, l'altro che mostra la biella motrice inclinata, il suo contrappeso e l'intero motore, del diametro di ben 2 metri.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.332
E.332 (1915, 6 unità). Realizzate dalle Costruzioni Meccaniche di Saronno insieme alla Maschinenfabrik Oerlikon, erano esteticamente simili ma tecnicamente non identiche alle E.331, con cui condividevano il reostato di avviamento metallico (anziché a liquido). Sono arrivate anch'esse fino al 1963, assegnate a Savona, e nessuna unità è stata conservata.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.551
E.551 (1921-25, 183 unità). E' la generazione intermedia delle locomotive trifasi per treni merci, evoluzione delle E.550. Il gran numero di unità realizzate si riflette nell'altrettanto grande numero di costruttori: Breda, OM/CGE, Ansaldo, TIBB, Savigliano, Vickers-Terni, Reggiane/Savigliano. Hanno fatto servizio fino al 1965 presso il deposito di Savona. L'unità 001 è conservata nel museo di Pietrarsa.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.551.065
E.551.065   Del medesimo gruppo, è disponibile anche un'unità senza la caldaia per il riscaldamento del treno e con i contrappesi del biellismo realizzati con un differente profilo. Per diversificare ancor più i disegni, questa è inoltre mostrata dal lato sinistro.

 


Locomotive elettriche trifasi - E.431
E.431 (1922-24, 37 unità). Costruite tutte dal TIBB e destinate ai treni più veloci, sono sopravvissute sino alla fine del sistema trifase nel 1976. Sono conservate due unità: la 027 a Savigliano e la 037 in Germania.

 

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