Nuovo! Bergun. "Rosso è più bello". Potrei sintetizzare così l'intrinseca attitudine della colorazione rossa a star bene quasi su ogni treno. Ne mostro alcuni esempi partendo dal trenino rosso per antonomasia, quello delle Ferrovie Retiche (in cui il rosso fu l'idea geniale per superare il ben più mimetico verde scuro tradizionale dei mezzi svizzeri). La RhB Ge 4/4 I 605 - entrata in servizio il 12/03/1953 e nominata “Silvretta” - è impegnata con un servizio navetta di schlittenzug (treno degli slittini) fra le stazioni di Preda e di Bergün. Nell'immagine la vediamo appena partita da Bergün nel febbraio 2013 mentre si accinge a raggiungere l'altra sua destinazione, al traino di un convoglio carico di sciatori. |
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Molinetti. Proprio mutuando la scelta dalla dentiera, anche la ferrovia Genova-Casella, riaperta nel 2016 dopo tre anni di lavori, sceglie il rosso per le proprie elettromotrici. La A9 Firema si dirige a Casella in un tardo pomeriggio di giugno. |
Hone-Bard. L'ultimo arrivato sui binari italiani - rigorosamente rosso - è il treno "bimodale", elettrico e diesel, realizzato da Stadler per la relazione Torino-Aosta, elettrificata fino a Ivrea. Un modo intelligente per sfruttare un'elettrificazione altrimenti monca e rimediare al trasbordo a Ivrea che si era creato per una serie di pasticci tecnici e burocratici. In una splendida luce serale, il treno riparte da Bard diretto a Ivrea, ai piedi del celebre forte. |
![]() Nei primi anni '90, in mattinata, le carrozze dirette da Monaco (DB) e Trieste (FS) erano una presenza piacevole, anche per viaggiarci sopra. Il treno entra in deviata a San Lorenzo per un incrocio. |
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