Nuovo! Sospel. Ma l'elemento più interessante di questo tratto, poco a sinistra dell'inquadratura precedente, è senz'altro il Pont de Cai, spettacolare travata metallica doppia sulla Bevera, retta da un inconsueto arco parabolico trasversale. E' in transito un'automotrice francese decorata con i motivi che ricordano le incisioni rupestri della Vallée des Merveilles (accessibile da San Dalmazzo). L'immagine è presa dalla strada per Olivetta, attraverso il Col Vescavo e, inquadrando la linea dal fianco nord, deve sfruttare l'ultima luce pomeridiana, ormai verso le 18.30. |
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Piena. Naturalmente una grossa parte del fascino della val Roia è data dall'ambiente stesso in cui corre la ferrovia, ed è pertanto spontaneo soffermarsi a fotografare anche cose non prettamente ferroviarie. Per essere a Vievola per le 8.45, occorre percorrere l'intera valle di primo mattino: quasi tutto è in ombra, ma sul crinale spicca lucente il minuscolo nucleo di Piena Alta, a cui si sale da Olivetta attraverso una deviazione dal Colle Vescavo. Anche Piena era in Italia prima del cambio di confine del 1947. |
Sospel. In una serena mattinata estiva, la piazza della chiesa di Saint Michel si presenta linda e radiosa. |
Saorge. La Madonna del Poggio non è visitabile, ma il suo bel campanile romanico (1511) caratterizza il paesaggio alpino, in uno scenario maestoso di rocce calcaree. Tra il poggio stesso e il versante in fronte si intaglia la gola di Saorge, percorsa dal fiume e dalla statale e attraversata dal ponte ferroviario visto sopra. |
Saorge. Il Monastero di Saorge, convento francescano del 1600, poco distante dalla Madonna del Poggio, è invece aperto e visitabile, oltre ad offrire un ameno punto di riposo. |
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