Siracusa
| Castello Maniace. Il castello, per lungo tempo demanio militare non visitabile, è stato oggetto di un recupero recente dopo lunghi restauri. Siamo sull'ultima punta meridionale di Ortigia e il ponte in pietra conduce all'ingresso del complesso fortificato. |
| Castello Maniace. Il restauro offre sorprese di rilievo, come questa affascinante sala interna in cui persino le bande metalliche di fasciatura delle colonne sembrano diventare elementi decorativi. |
| Castello Maniace. Dalla punta meridionale della fortificazione si osserva il corpo principale quadrangolare del castello (con tanto di faro) e la costa orientale di Ortigia. |
| Mappa 1839. In una teca della cattedrale era esposta questa mappa del 1839 (il nord è a destra), che ben restituisce tutti gli elementi salienti della millenaria storia di Siracusa. 1 è il Castello Maniace, 2 la fonte Aretusa, 4 il Duomo (tempo di Atena), 5 il tempio di Apollo (oggi osservabile come rovina), 7 la cittadella fortificata, di cui rimane oggi traccia nel percorso a V della Darsena, cioè il canale di mare che la separa da Ortigia. Nella Neapoli 47 è l'Anfiteatro romano, 48 l'Ara di Ierone II, 50 il Teatro greco, 45 le Latomie del Paradiso |
| Cattedrale della Natività di Maria. Si avvicina il momento dell'imbrunire, osservando il Duomo dal portone del Palazzo Beneventano. |
| Cattedrale della Natività di Maria. Quasi ogni sera ho atteso l'ora blu, che a gennaio si colloca comodamente intorno alle 17.30. Per il duomo di Siracusa, in cui gli spazi sono piuttosto ristretti, provo un panoramix di 4 scatti verticali giuntati con Hugin. La chiesa che chiude la piazza a destra è Santa Lucia alla Badia. |
| Cattedrale della Natività di Maria. |
| Cattedrale della Natività di Maria. Il Duomo a destra e Palazzo Beneventano a sinistra. |
Noto
| S.Nicolò. Domenica 12 gennaio, sotto un cielo invero plumbeo, partiamo alla volta di Noto, una delle più celebri città del barocco siciliano. Fugaci momenti di sole permettono di cogliere al volo la cattedrale di San Nicolò, iniziata nel 1694, all'indomani del terremoto, e conclusa nel 1703. La cupola, realizzata alla fine dell'800, crollò nel 1996, a causa di gravi difetti costruttivi e di un appesantimento delle strutture per lavori effettuati nel corso degli anni. I lavori di ricostruzione durarono dal 2000 al 2007. Le chiome in primo piano fanno parte di una delle due aiuole che chiudono simmetricamente la grande scalinata visibile nella prossima foto. |
| S.Nicolò. |
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