Scilla. La rupe del Castello è quasi ad angolo retto con la spiaggia ampia e deserta, e mi lascio tentare da un panoramix abbastanza estremo, tra il promontorio che chiude Scilla e la Chiesa Matrice sull'insellatura che porta al Castello. Sullo sfondo, naturalmente, si disegna la Sicilia, la cui punta estrema, Torre Faro, dista da qui meno di 6 km. Su entrambe le coste si intuisce la silhouette dei due piloni dell'ex elettrodotto, inaugurato nel 1955. Dopo la dismissione dell'elettrodotto nel 1992, a favore di un collegamento sottomarino, entrambi i piloni, alti 233 m, sono stati conservati come monumento. |
Scilla. Lasciando il paese in direzione di Villa San Giovanni, è doveroso fermarsi al belvedere sul promontorio: il castello e la Chiesa Matrice si disegnano sullo sfondo della costa calabra, che a settentrione di Bagnara presenta un tratto pressoché invalicabile: proprio a Bagnara la Statale 17, con una ripida successione di svolte, guadagna l'altopiano, dove corre anche l'autostrada, mentre la ferrovia, a livello del mare, fin dal primo tracciato del 1888 raggiunge Palmi quasi esclusivamente in galleria. |
Duomo di Messina. Da Villa S.Giovanni traghettiamo su un ferry boat Bluferries (RFI) fino a Tremestieri e poi ci dirigiamo in centro a Messina. Il cielo nel frattempo si è rannuvolato - come spesso avviene, dall'interno dell'isola le nuvole scendono verso la costa - ma ormai a pomeriggio inoltrato il sole trova uno spiraglio tra le nuvole e illumina il duomo di Messina, dedicato a Santa Maria Assunta. Il duomo ha avuto una vicenda travagliata: consacrato nel 1197, distrutto dapprima dal terremoto del 1783 e poi da quello catastrofico del 1908, è stato ricostruito nel 1920 e infine dopo i bombardamenti del 1943. |
Duomo di Messina. Il robusto campanile isolato risale al 1908 ed è caratterizzato da un grande orologio meccanico con automi, del 1933, di cui qui si vede il piano superiore. |
Duomo di Messina. |
Duomo di Messina. A sinistra, dettaglio del portale mediano a cuspide (fine XIV sec.-1534); a destra, quadrante dell'orologio astronomico. |
Duomo di Messina. Particolare della campana al piano intermedio del campanile. |
Messina. Dalla via Vittorio Emanuele II, che costeggia il porto, si osserva frontalmente la stele della Madonna della Lettera (1934), che chiude a est il bacino del porto, con la sottostante iscrizione "Vos et ipsam civitatem benedicimus". |
Messina. Prima di partire per Taormina, dove pernotteremo tre notti, una sosta sulla circonvallazione a monte, presso il santuario del Cristo Re, permette di godere dello spettacolo dello Stretto nell'ora blu, ancora con la Madonna della Lettera e Villa San Giovanni di sfondo. |
Duomo. L'8 gennaio è dedicato alla visita di Catania. Gli elementi decorativi della facciata del Duomo si disegnano contro il cielo. |
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