Badia di S.Agata. Le cancellate delle chiese sono un elemento ricorrente e ricco di variazioni. La Badia di S.Agata, a pochi passi dal Duomo, presenta questo attraente bassorilievo metallico. |
Liotru. L'elefantino in pietra lavica - Liotru, cioè Eliodoro - è il simbolo della città. Risalente all'epoca romana e sormontato da un obelisco egizio, è stato collocato in questa fontana nel 1736 ad opera di G.B. Vaccarini. |
S.Nicolò l'Arena. Si tratta di una vasta chiesa, iniziata nel 1687, interrotta per il terremoto e poi ripresa senza essere mai portata a termine (la facciata è incompiuta). Nell'ampio interno, caratterizzato dalle luminose superfici in intonaco bianco, spicca la meridiana in marmo, tracciata lungo il transetto nel 1841. |
Monastero di S.Nicolò. Ma la cosa più bella del complesso di S.Nicolò l'Arena è il vasto monastero che lo affianca, sede universitaria che anche a gennaio vede quell'inconfondibile andirivieni di studenti, sufficiente a rendere più amene le robuste costruzioni settecentesche. |
Monastero di S.Nicolò. Il tramonto imminente allunga le ombre nella corte del monastero. |
Teatro romano. Il teatro, totalmente circondato dagli edifici del centro storico, si rivela quasi a sorpresa nella nostra visita alle ultime luci del giorno. Ancora tenuamente illuminata, fa da sfondo la chiesa di San Francesco. |
Duomo. All'ora blu è impossibile non dedicare uno scatto alla cattedrale metropolitana di Sant'Agata, rifatta a metà del '700 da G.B. Vaccarini, dopo il terremoto del 1693. A sinistra si affianca la cupola della Badia di Sant'Agata. |
Liotru. Anche l'elefantino si staglia contro il cielo blu della sera. |
Catania. |
Stazione di Taormina. L'indomani, da Giardini Naxos, prima di salire a Taormina è d'obbligo una tappa alla stazione ferroviaria, celebre per i raffinatissimi interni decorati: questo è il soffitto dell'atrio. |
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