Ancora Riviera

Albenga.  Il Thello per Ventimiglia, quello sulla traccia che era già del TEE Ligure, è in arrivo ad Albenga, in una giornata atmosfericamente notevole.

Alassio.  Il Thello per Milano serpeggia lungo la costa, fotografato dall'alto della collina di Vadino, alla periferia di Albenga. Oltre alla galleria Ulivi, di 230 m, si nota anche il corposo muro obliquo "al piede di falda", come si diceva allora, con cui la ferrovia ottocentesca si proteggeva dal mare.

Albenga.  Il Thello delle 18 se la prende così comoda da passare... ben oltre le 19. Così la luce è l'ultimissima della sera, prima che il sole vada dietro la coltre di nuvole della val Neva, e l'arco costiero alle spalle del treno è già tutto in ombra. La macchina è la 046, vale a dire la prima E.444R in assoluto, trasformata con nuove cabine nell'estate 1989.

Albenga.  Il Thello del mattino sul lungomare di Albenga, dove il celeste e il rosso delle carrozze rendono al meglio!

Alassio.  Un sabato di novembre 2018, gita al mare: la prima meta è la costa presso la galleria Ulivi. Il mio treno arriva ad Albenga alle 11.50, l'IC parte alle 12.14, in mezzo ci sono quasi 4 km: mi sa che stabilisco un nuovo ciclo-record, ma avevo il vento in poppa, letteralmente! E così ecco un bell'Intercity bianco-rosso, tra i primi che fotografo, inquadrato con la "cornice d'ombra" dei pini, prettamente invernale, legata al sole basso.

Albenga.  Poi arrivano le nuvole in tempo per il Thello 143. Ma il Thello stesso se ne sta un quarto d'ora fermo a Loano per un guasto della linea, e la foto è con il sole! E anche con la locomotiva giusta, una delle ultime E.444 (questo lo sapevo già, avendola incrociata la mattina a Cogoleto sul Thello 139 in direzione opposta).

Albenga.  Ritorno al lungomare in tempo per il celebre espresso Mosca-Nizza del sabato, che transita addirittura con 20 minuti di anticipo. La luce alle tre e mezza è piena e avvolgente, mi incanta...

Albenga.  L'ultimo treno al sole è un'E.464 blu, e scelgo volontariamente "il lato sbagliato", dove posso cogliere meglio le pendici dei monti, disegnate dall'ultima luce.

Laigueglia.  In una mattinata di inizio luglio 2020 l'assenza di auto parcheggiate permette uno scatto panoramico al confine tra Laigueglia e Alassio, con il consueto Thello (va detto che le transenne non sono legate alla pandemia, ma al fatto che la ringhiera è pericolante).

Alassio.  Verso mezzogiorno pedalo fin oltre Alassio con l'obiettivo di un nuovo panoramix che mi pare inedito. La foto non è presa dal posto classico in alto, ma da una "finestra" nel sentiero che scende. Previo disboscamento dei rami più vicini, si apre la vista sul binario: questo già lo sapevo, ma a sorpresa ho notato che al di là del pino anche l'Isola Gallinara è perfettamente visibile! Tra l'altro Hugin diceva che non riusciva a trovare i punti di collegamento per la giunzione dei tre scatti, perché probabilmente con tutti i rami non si raccapezzava, ma lavorando a mano la cosa è invece addirittura più facile, dato che i rami fanno una giusta "confusione" che mimetizza la giunzione.

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