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Cartoline di Val Roya

Vievola.  E' stato il capolinea provvisorio dal 1900 al 1913, ed è probabilmente a tale periodo che risale la cartolina. Appare curiosa la presenza persino del ristorante: allora come oggi, a Vievola non esiste nemmeno un paese vero e proprio, ma solo alcune case sparse.
Cartoline di Val Roya - Vievola.

 

Tenda.  Una locomotiva a vapore del Gruppo 470 transita sul viadotto, fotografato da est, guardando verso il centro urbano. Le 470 erano locomotive a cinque assi accoppiati, a vapore saturo e doppia espansione (sistema Plancher), destinate a servizi impegnativi su linee di montagna. Sono state realizzate in 143 esemplari nel 1907-1911 e appartenevano ai 12 gruppi standard progettati a inizio secolo dalle Ferrovie dello Stato appena costituite (1905). Si distinguevano per la cabina chiusa e il tender-bagagliaio, ben visibile in foto; le scorte di carbone erano invece collocate sulla macchina. Dal 1918 vennero in larga parte trasformate a vapore surriscaldato (Gruppo 471), mantenendo la doppia espansione ma in molti casi ricevendo un tender e una cabina di tipo normale.
Cartoline di Val Roya - Tenda.

 

Scarassoui.  Ancora una 470 sul celebre viadotto, poco più a sud del confine di allora. Nel 1930, periodo a cui risale la cartolina, 15 esemplari di 470 erano assegnati al deposito di Cuneo. Oggi l'unica unità sopravvissuta, la 092, è conservata al Museo della Scienza di Milano.
Cartoline di Val Roya - Scarassoui.

 

Fontan-Saorge.  La stazione appena completata (1928) o forse in via di ultimazione. Si nota a valle tutto il terreno di risulta del recente sbancamento, oggi totalmente ricoperto dal bosco. La stazione esiste tuttora, mentre il magazzino merci è stato demolito.
Cartoline di Val Roya - Fontan-Saorge.

 

Fontan-Saorge.  Un'immagine postbellica, con il magazzino merci parzialmente diroccato e l'elettrificazione trifase quasi intatta (si vedono i pali; altre immagini). La stazione ferve di animazione, in quanto è utilizzata dalle stesse ferrovie francesi come colonia estiva per bimbi. Sullo sfondo si nota il percorso a tornanti che saliva a Saorge (les lacets de Saorge), allora in alternativa al più recente tunnel a cui conduce la strada a sinistra della ferrovia. Oggi i tornanti sono ancora presenti e utilizzabili come sentiero pedonale (Editeur Photoguy à Nice n° C 929).
Cartoline di Val Roya - Fontan-Saorge.

 

Breil.  La stazione nel primissimo periodo di esercizio (1928-35), prima dell'elettrificazione, con numerose carrozze passeggeri in sosta. Il fabbricato viaggiatori è quello in secondo piano: in primo piano appaiono le costruzioni del secondo marciapiede, le uniche oggi molto ridimensionate in altezza e lunghezza (Editeur Frédéric Laugier).
Cartoline di Val Roya - Breil.

 

Breil.  La stazione nel pieno del suo sviluppo, a elettrificazione completata (1935), con il fabbricato viaggiatori, l'ampio fascio merci popolato di carri e le rimesse in calcestruzzo con volta ad arco. Quelle sullo sfondo sono ancora esistenti ma utilizzate per scopi non ferroviari. In quella lato nord, seminascosta dalle chiome dell'albero in primo piano, ha oggi sede l'Ecomusée di Breil.
Cartoline di Val Roya - Breil.

 

Breil.  Dopo la guerra, la linea per Nizza è stata riaperta nel 1947, ma la stazione, ridotta al semplice capolinea di una tratta secondaria, è stata fortemente semplificata, rimuovendo quasi tutti i binari di scalo (di cui si intuiscono ancora i lunghi tracciati rettilinei) e tagliando obliquamente il piazzale con un binario di raccordo alle rimesse lato nord e alla piattaforma girevole. Sullo sfondo la linea verso Fontan presenta ancora i pali dell'elettrificazione (rimossi dal resto della stazione) ma naturalmente è in abbandono e vi rimarrà fino alla ricostruzione degli anni '70. Oggi è stato ripristinato il binario 2, allora rimosso, sono state ridimensionate le costruzioni sul secondo marciapiede ed è stato eliminato il terzo marciapiede. La piattaforma girevole, ancora esistente, fa parte dell'Ecomusée (Editeur Lapie à Saint-Maur, 1955).
Cartoline di Val Roya - Breil.

 

Le reti nizzarde

Carte des chemins de fer français (1924)  La carta ferroviaria del 1924 aiuta a inquadrare la fitta rete di ferrovie e tranvie che proprio negli anni '20 toccò il massimo sviluppo. Evidenziate in azzurro le due linee della SF, Chemins de fer du Sud de la France, poi diventate Ferrovie della Provenza (CP) a partire dal 1925: sono la Nizza - Digne, unica ancor oggi in esercizio, e la Central-Var Colomars - Grasse - Draguignan - Meyrargues, parzialmente distrutta dalla guerra e chiusa entro il 1950; la terza linea CP du littoral da Toulon a Saint-Raphaël, chiusa nel 1948, risulta invece fuori pianta a sud.

Con sfondo rosa appaiono le tranvie TAM, Tramways Départementaux des Alpes-Maritimes, dall'insolita alimentazione in corrente monofase a 6600 V e 25 Hz: sono sicuramente la rete più singolare ed effimera, in alcuni casi attiva solo per brevissimo periodo negli anni '20 (ma molti manufatti - ponti e gallerie - sono ancor oggi riconoscibili). A sfondo verde appare la rete TNL, Tramways de Nice et du Littoral alla più comune tensione di 600 V in corrente continua, che comprendeva la linea Menton - Sospel, di cui è ci è rimasta la più ricca iconografia, grazie a numerose cartoline d'epoca. A sfondo marrone, le linee TC, Tramway de Cannes e la Cannes - Grasse della TCA, Tramways électriques de la Côte d'Azur.

Per quanto riguarda la ferrovia di Tenda, la mappa riportava soltanto la tratta dal valico a Tenda: ho pertanto aggiunto la Ventimiglia - Airole, già aperta dal 1914, e l'indicazione di tutta la parte in costruzione, compresa ovviamente la Breil - Nizza, che verrà inaugurata tutta insieme nel 1928.

Mappa più ampia.

Le reti nizzarde - Carte des chemins de fer français (1924)

 

Carte du réseau des chemins de fer de Paris à Lyon et à la Méditerranée (1927)  Un'altra mappa più semplice riporta in nero le tre linee CP (compreso il primo tratto della Saint-Raphaël - Toulon), nonché due dei quattro rami della TAM (St-Martin-Vesubie e St-Sauveur). L'indicazione dei fiumi permette anche di cogliere i valichi della Nizza - Digne, che percorre prima un ampio tratto della valle del Var, per poi passare alla valle del Verdon e infine arrivare a Digne, posta lungo il corso del Bléone. Della linea di Tenda è indicata in costruzione la tratta francese da Nizza fino a Fontan-Saorge, ultima stazione prima del confine del tempo, e poi, in esercizio, la Cuneo - Tenda. Infine appare anche la breve cremagliera a vapore che da Monte Carlo saliva a La Turbie.
Le reti nizzarde - Carte du réseau des chemins de fer de Paris à Lyon et à la Méditerranée (1927)

 

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