Albenga. Di buon mattino tra le gallerie Ulivi e Vadino. |
San Lorenzo. Nella prima estate senza la ferrovia di San Remo, la stazione di San Lorenzo diventa un "non luogo" ferroviario, immobile con il suo binario arrugginito. La guardo da lontano, affacciato sulla prima ansa della linea, fuori dalla galleria, dove il treno mi farà compagnia per altri 14 anni, fino al novembre 2016. A metà mattina, la E.402B traina l'effimero espresso Port Bou-Milano, durato appena un paio di stagioni, quando la separazione sempre più "impenetrabile" tra i treni regionali e a lunga percorrenza non aveva più permesso di effettuare la relazione per Port Bou all'interno della normale maglia cadenzata di Interregionali Milano-Ventimiglia. Quasi superfluo dire che di lì a poco cessò anche questo espresso, facendo sparire qualunque collegamento diretto con il confine spagnolo, che fino ad allora era colmo di turisti per tutta l'estate. |
Cervo. L'Euronight da Roma, sopravvissuto fino al 2008, transitava giusto in tempo per un "glint shot" all'alba. |
Laigueglia. Nel 2002 un'E.656 nei colori tradizionali cominciava ad essere una cosa da fotografare con soddisfazione. |
Cervo. E lo stesso treno dal basso, in una lucente alba di mare mosso. |
Cervo. Il Riviera dei Fiori Nizza-Basilea nella sua penultima estate. |
Andora. Il Talgo da Barcellona passò in Riviera per alcuni giorni dell'agosto 2004, a causa dell'interruzione del Frejus. Dalla luce, si intuisce che era circa sulla traccia dell'attuale intercity per Roma. |
Nuovo! Prarola. L'IC del mattino. |
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