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Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica

 E.623.106  Al pari di tutte le carrozze FS tradizionali, anche le elettromotrici E.623 "Varesine" sono decorate con riproduzioni di quadri celebri. Qui sono mostrati lo Sposalizio di Santa Caterina, di Francesco Mazzola, detto il Parmigianino, conservato alla Galleria Nazionale di Parma, e il ritratto di Beatrice Cenci, di Guido Reni, conservato alla Galleria Nazionale d'arte antica di Roma.
Caldareria e Macchine utensili: materiale leggero e trazione elettrica - E.623.106

 

Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel

 Colonna idraulica.  Durante la giornata il cielo rimane sempre parecchio tempestoso, dando la possibilità per questa inquadratura ad effetto della colonna idraulica esposta nel piazzale, sullo sfondo del Padiglione Montaggio.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Colonna idraulica.

 

 Maglio, Alesatrice.  Nel Padiglione Centro Molle sono ospitate alcune macchine originali dell'officina, disposte in modo molto scenografico, grazie all'ampiezza degli spazi: a sinistra un maglio da 2000 kg (B. & S. Massey, Manchester, 1913), un tempo alimentato a vapore e successivamente ad aria compressa; a destra un'alesatrice, con la quale si praticavano i fori alle bielle delle locomotive.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Maglio, Alesatrice.

 

 Padiglione Torneria.  Si tratta di uno degli ambienti più spettacolari del Museo: gli archi a sesto acuto gli hanno valso il soprannome di Cattedrale. Chiuso durante la mia precedente visita del 2008, è ora pienamente agibile, e ospita vari modelli a grande scala, nonché il "plastico 300 treni", opera artigianale di Otello Brunetti, un tempo visibile a Roma Termini (info su scalatt.it).
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Padiglione Torneria.

 

 E.424 (modello).  Realizzato a grande scala, riproduce una E.424 allo stato d'origine, con la porta d'accesso alla cabina solo sul frontale (successivamente vennero aperte le normali porte laterali e quella frontale venne soppressa). Le E.424 sono la versione minore, a soli due carrelli, delle E.636. Soltanto i primi tre esemplari hanno visto la luce durante la guerra: le successive 155 unità sono state poi realizzate entro il 1951.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - E.424 (modello).

 

 ETR.300 (modello)  A scala un po' minore rispetto all'E.424, fa mostra di sé il celeberrimo elettrotreno Settebello (Breda, 1953) caratterizzato dal salottino belvedere e dalla cabina di guida in posizione sopraelevata.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - ETR.300 (modello)

 

 Oggetti.  Vari elementi di oggettistica ferroviaria arricchiscono il museo, senza creare uno sgadevole effetto di accumulo: a sinistra, in una vetrina, un elemento in fusione metallica delle officine di Pontassieve con la dizione completa della RA: "Strade Ferrate Meridionali - Rete Adriatica"; accanto ad esso, un cosfimetro, lo strumento elettrico che misura il cos φ, vale a dire l'angolo di sfasamento tra la tensione e la corrente di un circuito alimentato in corrente alternata. In basso il "macaco" di uno scambio della Carminati e Toselli, celebre industria milanese specializzata soprattutto in elettromotrici e mezzi tranviari, attiva fino agli anni '30. A destra infine due meccanismi di comando di segnali, azionati a filo, rosso per il segnale principale e giallo per l'avviso.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - Oggetti.

 

 D.341, D.342  Nel Padiglione Tubi Bollitori, destinato alle locomotive diesel, si è sperimentata un'inconsueta e attraente disposizione ad angolo retto, con i rotabili posati su spezzoni di rotaie. Da sinistra a destra, l'automotore 215.006 (Badoni, 1956), le locomotive da treno D.341.1016 (Stab. Meccanico di Pozzuoli, 1958) e D.342.4011 (Ansaldo, 1961) e infine la locomotiva da manovra 235.3005 (OM, 1961). Sullo sfondo, di là del breve Padiglione Fucine (utilizzato per presentazioni video), si distingue il maglio già incontrato nel Padiglione Centro Molle.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - D.341, D.342

 

 D.341.1016  Con 105 unità realizzate tra il 1957 e il 1963, suddivise in due serie esteticamente differenti, le locomotive diesel-elettriche D.341 rappresentano una pietra miliare nella sostituzione della trazione a vapore sulle linee non elettrificate. L'unità 1016 appartiene alla prima serie, che operò soprattutto al Sud fin verso la metà degli anni '80. A sinistra compare la "sogliola" (automotore leggero) 207.020, realizzata da Badoni nel 1935.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - D.341.1016

 

 D.342.4011  (Ansaldo, 1961): il grosso e caratteristico fregio del costruttore è stato senz'altro il più appariscente utilizzato su una locomotiva italiana. Queste macchine, uniche diesel da treno a trasmissione idraulica delle FS, sono rimaste in servizio fino alla metà degli anni Ottanta, soprattutto nell'area di Siena.
Torneria, Tubi Bollitori e Centro Molle: modelli, oggettistica e mezzi diesel - D.342.4011

 

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