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Piano schematico.  Ci vuole un po' per riabituarsi all'incredibile tracciato di San Vito. Anzi: forse solo oggi, che lo vedo per l'ultima volta, l'ho davvero capito del tutto. Me lo disegno sugli appunti: quella che vedete ne è la fedele trasposizione digitale. Prendiamo un treno che scende, come quello appena visto: parte da San Vito Città, percorre l'elicoidale, suona il PL senza barriere, esce dalla galleria, è accanto alla "palazzata" del borgo; con la seconda galleria cambia versante; percorre il tornante e il suo viadotto: è quando lo si ammira meglio dalla marina; scende fino in fondo e non se ne sente più il rumore, lo stridere dei bordini sulle curve; fa il secondo tornante sul viadotto in calcestruzzo; sono passati almeno 3-4 minuti, ed eccolo qui sotto; oggi lo vedo fermarsi nello scenario di cemento della nuova stazione RFI, ma l'anno scorso se ne udiva il fischio in ingresso a San Vito Marina.
Novembre 2006: gli ultimi giorni della Sangritana - Piano schematico.

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