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Il mondo di Ormea

 Trappa.  A questo punto comincia il "buco" senza treni per tutta la mattinata e bisogna inventarsi qualcosa. Io sono tornato a Ormea, ho fatto colazione, sono salito al castello diroccato, ho bighellonato e pranzato, e poi mi sono rimesso in sella in direzione nord, ritornando a Trappa, comunque in largo anticipo. Qui lo spettacolo è totale, la stazione è abitata e fiorita, e a sorpresa scopro che a destra lo sguardo si allarga sulla valle: il panoramix è d'obbligo!
Il mondo di Ormea - Trappa.

 

 Trappa, Garessio.  A Trappa meritano anche i dettagli: l'iscrizione tradizionale in terracotta blu e quella ben più antica in ferro smaltato su fusione metallica. Ad essi accosto uno sguardo alla ex sottostazione di Garessio, con lampioncino vintage, che ho fotografato al mattino.
Il mondo di Ormea - Trappa, Garessio.

 

 Eca-Nasagò.  Per il ritorno zizzago un po' in zona Eca ma alla fine mi convinco che l'inquadratura migliore è con il Tanaro e la torre dei Saraceni, fatta presso il sottopasso della statale, lato Eca. E' quasi superfluo dire che con 9 corse al giorno e muovendosi in bici, ogni foto è un'occasione unica e di fatto irripetibile, non ci si può permettere di sbagliare. Da un lato questo fa un po' di apprensione, dall'altro credo moltiplichi la soddisfazione.
Il mondo di Ormea - Eca-Nasagò.

 

 Bagnasco.  Bisogna attendere il pomeriggio inoltrato per rivedere un treno: ridiscendo con calma la valle, fino a Bagnasco, dove lo aspetto in un angolo piacevolmente agreste, a fianco della caratteristica roccia di conglomerato.

Dopo questa foto, il meteo si vela progressivamente; attendo i successivi treni e poi raggiungo Mondovì, dove pernotterò a Piazza.

Il mondo di Ormea - Bagnasco.

 

 Nucetto.  L'indomani ritorno a Ceva in treno alla ricerca di un buon punto e da qui, pedala pedala, mi ritrovo in stazione a Nucetto. Impossibile trascurare il bellissimo fabbricato fresco di restauro, con sulla destra il palo trifase del museo. L'automotrice è quella della corsa discendente che chiude il servizio mattutino.

Concluderò poi la mia gita viaggiando sulla Cuneo-Mondovì, un'altra delle linee condannate alla soppressione.

Il mondo di Ormea - Nucetto.

 

Nuovo! Bagnasco.  La mattina del 26 maggio il tempo è ballerino: avevo pernottato a Ceva e arrivo fino a Bagnasco, con una strana luce tra il temporale e l'estate, poi uscirà il sole per la foto a Nucetto.
Il mondo di Ormea - Bagnasco.

 

Garessio.  A fine maggio la chiusura delle linee piemontesi di lì a un paio di settimane è ormai certa: è assolutamente necessario tornare a fotografare la Ceva-Ormea. Il 25 maggio, dopo una giornata di lavoro a Torino, pernotto a Ceva e mi dedico alle corse del mattino a Nucetto. Pochi giorni più tardi, il 29, è di nuovo gita: la corsa prescelta è sempre quella del mezzogiorno; a Nucetto una nuvola dispettosa guasta la foto, così il primo passaggio buono è quello accanto alla chiesetta all'ingresso di Garessio.
Il mondo di Ormea - Garessio.

 

Nuovo! Trappa.  Il Tipo-inseguimento ancora una volta dà soddisfazione, e a Trappa l'automotrice è nuovamente raggiunta, per la stessa inquadratura già vista con la neve e in primavera, e ora pienamente estiva.
Il mondo di Ormea - Trappa.

 

Ormea.  L'ALn 663 entra nella stazione capolinea accanto al magazzino merci. Il fornice di destra rivela chiaramente che in origine era dotato di binario passante, per movimentare le merci al coperto.
Il mondo di Ormea - Ormea.

 

Nuovo! Ormea.  È il momento della breve pausa nel sole del primo pomeriggio, alla stazione capolinea.
Il mondo di Ormea - Ormea.

 

Eca-Nasagò.  Al ritorno, non mi perdo il minuscolo fabbricato di Eca, nel cuore più boscoso della val Tanaro. Proprio qui avevo atteso l'ALn 663 nella mia prima gita invernale a Ormea, quasi vent'anni prima.
Il mondo di Ormea - Eca-Nasagò.

 

Pievetta.  La valle diventa decisamente più ampia e collinare proseguendo verso nord, tra prati fioriti appena oltre la fermata di Pievetta.
Il mondo di Ormea - Pievetta.

 

Nuovo! Nucetto.  Sfruttando la sosta a Nucetto, riesco a riprendere l'ALn un'ultima volta, sul ponte sul Tanaro.
Il mondo di Ormea - Nucetto.

 

 Ormea.  Il tempo volge al termine: il 12 giugno un nuovo appuntamento a Torino si traduce in un pomeriggio a Nucetto; poi il meteo vira rapidamente e, nel tempo di arrivare a Bagnasco, diluvia, così scelgo di fare il mio ultimo viaggio sulla linea con l'ultima coppia del giorno: Bagnasco-Ormea-Ceva. Dico al capotreno che devo fare il biglietto, sembra titubante, alla fine mi fa lo sconto: dice che per il ritorno fare un Garessio-Ceva è più che sufficiente.

A Ormea, passato il temporale, nel fresco umido della sera, mi accoglie una luce singolare e densa, che riempie il bosco vicino. Sono le 19.30, riparto per l'ultima volta a bordo dell'ALn 663 e in tarda notte sarò a Milano, con l'ultimo treno delle 0.40 da Torino.

Il mondo di Ormea - Ormea.

 

Bagnasco.  Siamo arrivati all'ultimo giorno, sabato 16 giugno 2012. In realtà ormai da settimane, è stata adottata la tecnica delle soppressioni casuali: su tutte le linee destinate alla chiusura, i treni vengono soppressi a caso, in modo da scoraggiare l'utenza residua. Solo consultando il Viaggiatreno al mattino si può sapere che cosa circolerà e che cosa no, e tutte le precedenti gite hanno fatto lo "slalom" tra giornate in cui magari metà del servizio era soppresso. L'ultimo giorno non fa eccezione: le corse del mattino non ci sono; così posso prendermela comoda, partendo da Milano, per essere in valle per la corsa del mezzogiorno.

La prima foto è in stazione a Bagnasco, con una vegetazione lussureggiante che ha ormai riempito anche lo spazio un tempo occupato dal binario di incrocio.

Il mondo di Ormea - Bagnasco.

 

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