Piazza del Plebiscito. La sera del nostro arrivo ci spingiamo fino alla piazza del Plebiscito, dove un sistema di illuminazione cangiante caratterizza il grande emiciclo della chiesa di San Francesco da Paola. Lo fotografo in versione tricolore! |
Gesù Nuovo. Un robusto e scuro bugnato domina la facciata del Gesù Nuovo: la chiesta venne infatti realizzata a partire dal 1584 reimpiegando il fronte del quattrocentesco palazzo Sanseverino. |
Nuovo! Santa Chiara. Sull'altro lato della piazza si collocano le forme robuste della gotica chiesa francescana di Santa Chiara, realizzata a partire dal 1310 e il cui interno, già barocco, è stato riportato alle forme primitive dopo il bombardamento del 1943. |
Gesù Nuovo. |
Nuovo! Gesù Nuovo. Dietro il bugnato della facciata si scorge il corpo principale della chiesa. |
Monastero di S.Chiara. In un corridoio del Monastero scopro questa Crocifissione affrescata, che fa da sfondo alle scaffalature di un corposo archivio. |
Nuovo! Chiostro di S.Chiara. Rappresenta la maggiore attrazione della chiesa di S.Chiara: realizzato nel settecento, è ornato dalle maioliche di Giuseppe e Donato Massa, basate sul giallo, verde e azzurro. |
Nuovo! Chiostro di S.Chiara. Le colonne al centro del chiostro hanno per sfondo le finestre gotiche di S.Chiara. |
Nuovo! Chiostro di S.Chiara. |
Nuovo! Chiostro di S.Chiara. Dettagli delle maioliche, sullo sfondo degli affreschi che ricoprono le pareti perimetrali del chiostro. |
San Domenico Maggiore. Il bianco e l'oro rendono estremamente luminosa la navata centrale della chiesa di San Domenico. |
Stazione Marittima. Al termine della giornata, scende un imbrunire rosato sul golfo, dalla Stazione Marittima al Vesuvio, fino al crinale della catena costiera verso Sorrento. |
Palazzo Reale. Il Vesuvio è davvero l'"elemento da cercare" in tutti gli scenari partenopei: al principio dell'ora blu, lo trovo appena velato di neve, alle spalle del Palazzo Reale, guardando da Piazza del Plebiscito. |
S.Francesco da Paola. Ed ecco che l'emiciclo torna a illuminarsi, mentre il paesaggio si oscura. |
Napoli Montesanto. L'indomani, la gita a Pompei comincia molto comodamente dalla stazione di Montesanto, appartenente a quello che oggi potremmo chiamare passante ferroviario, ma che, alla sua apertura nel 1925 venne semplicemente denominato Metropolitana (e altre metropolitane in Italia non ce n'erano): 7 km di galleria a doppio binario sotto la città, dalla Piazza Garibaldi, presso la Stazione Centrale, fino alla nuova stazione Mergellina, che si saldava alla nuova linea Direttissima per Roma, caratterizzando una ferrovia allora realmente all'avanguardia. Le fermate sotterranee - una novità assoluta sulla rete FS - presentavano in superficie una piccola costruzione, in questo caso al centro di un fitto quartiere antico. |
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