Minitalia, Capriate (BG)
| E.444. Uno degli addetti rimette sui binari la locomotiva, sviata per la presenza di sassi sulla linea (verosimilmente gettati da qualche bambino indisciplinato). L'immagine è anche utile per cogliere le proporzioni dei modelli. |
| ALn 668. Linea ionica. |
| ALn 668. Due automotrici in epoca attuale sostano lungo la Messina-Palermo. |
| ALn 668. Controluce assolato sulla costa siciliana. |
| V.200. Ogni tanto qualche abbinamento tra locomotiva e carrozze non è del tutto ortodosso: una diesel tedesca traina questo treno a due piani italiano, che fa la spola lungo la ferrovia siciliana. |
| E.424. |
| Tramonto ad Ancona. |
Anni '70: gli esordi
| Nuovo! Depliant. Un po' di ricerca storica sui vecchi volantini Minitalia permette di completare il discorso, guardando il parco in una prospettiva storica, piena di spunti d'interesse. La sistemazione dell'"Italia" intesa come forma geografica dovrebbe risalire alla primavera 1973. In precedenza i monumenti, per breve periodo erano stati posati semplicemente sul prato, come si vede per Palazzo Vecchio in questo depliant del 1973. L'arco d'ingresso, ancor oggi esistente, è dunque originale vintage. Il "Trenino Minitalia Express" non tragga in inganno: era gommato, tipo il Dotto Train: almeno in questo si è fatto un passo avanti, dato che oggi il treno che fa il giro del parco è realmente ferroviario, su rotaia! |
| Nuovo! Genova. La vista del porto di Genova assomiglia abbastanza all'attuale, ma si nota il "retro" molto più spoglio: ci sono solo gli alberghi rotondi di Sestriere, la Mole Antonelliana e le Alpi (Duomo e Castello Sforzesco dovrebbero esserci ma sono fuori campo a destra). |
| Nuovo! Mappa. Il retro del medesimo volantino mostra un dettaglio significativo, e cioè che l'intera superficie dove oggi ci sono le attrazioni da lunapark era già stata acquisita sin dall'origine, anche se semplicemente disposta a parco: un progetto che direi senz'altro lungimirante. Si nota anche il casello della A4 nella versione originale, con gli ingressi separati, uno per carreggiata: una soluzione abituale negli anni '60 ma che oggi sopravvive solo in rarissimi casi: uno di questi è proprio qui vicino, ad Agrate. |
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