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Rete FS dalla Relazione annuale del 1959

Rete FS, 1959, elettrificazioni. 
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La mappa delle elettrificazioni evidenzia in colore rosso anche nell'originale le novità dell'anno: la più importante è senza dubbio la Torino-Milano (attivata nel 1961), con la trasversale dal Lago Maggiore ad Alessandria; seguono poi la Prato-Pisa/Viareggio, la Mestre-Udine, la linea di Ravenna e la Terontola-Perugia-Foligno, che portano la trazione elettrica ad alcuni significativi capoluoghi. La trazione trifase, colorata digitalmente in blu, domina ancora l'intera area ligure-piemontese (scomparirà nel 1961 da tutta l'importante direttrice che la limita a nord, dal Frejus a Torino e a Genova); essa è poi presente anche in due "enclavi": la Bolzano-Brennero (fino al 1965) e la Sondrio-Tirano: quest'ultima è stata aggiunta digitalmente in virtù della sua singolarità (l'unica linea allora non FS elettrificata in trifase). L'unica altra enclave, questa volta a corrente continua, è la Aosta-Prè S.Didier, che verrà poi deelettrificata nel 1968.
Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, 1959, elettrificazioni.

 

Rete FS, elettrificazioni 1959-2016. 
Lato 2800 pixel, 6,4 Mpixel (1,6 MB), 300 DPI. 
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In questo caso sono state colorate digitalmente in rosso tutte le elettrificazioni successive, quindi attivate tra il 1960 e il 2016 (l'ultima è la breve Bra-Alba, proprio del 2016) e sono state indicate con una croce le due de-elettrificazioni: la Aosta-Prè e la Ceva-Ormea (la terza, cioè la linea di Tenda, era già stata distrutta dalla guerra). Se per molte elttrificazioni è ovvia l'utilità, anche in ragione della connessione funzionale al resto della rete (Ferrara-Rimini, Bari-Taranto/Lecce, Roma-Napoli via Cassino) o per il traffico a scala regionale che vi si svolge (Milano-Cremona/Mantova, Lecco-Brescia, Milano-Mortara, ...) vi sono tuttavia molti altri kilometri la cui utilità a trazione elettrica meriterebbe un'analisi e un giudizio decisamente più difficili, anche in considerazione del modesto traffico attuale: Battipaglia-Potenza-Taranto, Taranto-Cosenza, trasversali interne siciliane, Mantova-Monselice, Chivasso-Casale, fino ad arrivare al caso limite di elettricazioni "monche" come la Chivasso-Ivrea, che, ben lontane dal risolvere problemi, ne hanno invece creati di non previsti (nel caso specifico: la scomparsa della relazione diretta Torino-Aosta). Per amor di patria non è stata indicata l'elettricazione sarda (sperimentale in corrente alternata monofase), iniziata nei primi anni '80 e abbandonata e demolita prima di essere portata a termine.
Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, elettrificazioni 1959-2016.

 

Rete FS, aperture/chiusure 1959-2016. 
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Nell'ultima mappa le elettrificazioni sono tutte riportate senza distinzione di colore, mentre sono state indicate in verde le nuove linee e i raddoppi, e in magenta le chiusure avvenute tra il 1960 e il 2016 (più precisamente, le linee senza servizio viaggiatori regolare ordinario). Per semplicità è stata omessa l'intera nuova rete AV Torino-Milano-Napoli (2005-2009), inclusa la Direttissima Firenze-Roma (1977-1992). Tra i raddoppi figurano numerose pietre miliari, che hanno modernizzato la rete nell'ultimo mezzo secolo: Adriatica Ancona-Lecce (salvo un breve tratto molisano ancora mancante), Roma-Napoli via Cassino e Tirrenica Meridionale, i valichi del Frejus, Tarvisio e Ventimiglia (ma gli ultimi due interamente su nuova sede) e infine alcuni raddoppi minori ma funzionali al traffico metropolitano (Bergamo, Lecco, Mortara). Tra le linee "nuove" sono incluse le ultime ricostruzioni postbelliche (Tenda e Faentina via Vaglia) e due linee già in concessione, passate alle FS e indicate per completezza (Novara-Biella e Monza-Molteno).

Ben più lungo, purtroppo, l'elenco delle chiusure: oltre alle già citate linee a scartamento ridotto, figura in primo luogo la rete piemontese, già tagliata negli anni '60 e poi definitivamente sacrificata nel 2010-2014. Segue una lunga serie di piccole linee diramate, alcune davvero minime e praticamente tutte scomparse da nord a sud: Cervignano-Grado, Fano-Urbino, Avenza-Carrara, Poggibonsi-Colle Val d'Elsa, Ellera-Tavernelle (PG), Terracina, Gragnano, Spinazzola Città, Margherita di Savoia, ecc. Vi sono poi le linee interrotte per problemi infrastrutturali mai risolti, come la Alcamo-Trapani, o con problemi infrastrutturali "presunti", come la Gemona-Sacile e la Fabriano-Pergola. Tra le linee chiuse al servizio regolare ma comunque meritevolmente utilizzate da Fondazione FS per servizi turistici, vanno almeno menzionate la Sulmona-Isernia, Novara-Varallo, Asciano-Monte Antico e Agrigento-Porto Empedocle.

Rete FS dalla Relazione annuale del 1959 - Rete FS, aperture/chiusure 1959-2016.

 

Trans Europ Express

TEE 1957/58, percorsi.  Dal mondo del modellismo ferroviario alla cartografia: il catalogo Märklin del 1965, nel presentare come novità il modello del TEE olandese-svizzero RAm, riporta questa mappa dei servizi TEE. Anche se pubblicata nel 1965, la mappa riproduce la situazione allo stato iniziale dell'estate 1957, quando i TEE nacquero: si riconosce infatti il Mediolanum tracciato alla buona (sarà attivato nell'autunno) e la mancanza del Lemano (che arriverà nel 1958): per dare un quadro coerente della "prima generazione" della rete TEE, ho completato digitalmente il Mediolanum con le sue fermate e ho aggiunto il Lemano. Ho altresì aggiunto le (poche) fermate che erano state omesse qua e là nell'originale (e tolto Juan Les Pins al Ligure, che non ha riscontri reali). In questa copia, i colori servono solo a far seguire meglio i percorsi, nella successiva identificano i rotabili, che in questa fase sono quattro modelli tutti a trazione diesel. Il primo elettrico sarà il RAe svizzero policorrente nel 1961 (Milano-Zurigo e Milano-Parigi).

Nel dettaglio, abbiamo i primi 10 TEE nati contemporaneamente il 2 giugno 1957:

  • Arbalète Paris-Zürich con le automotrici SNCF (verrà usato il RAm dal 1964 al 1969 e poi carrozze SNCF fino al 1979);
  • Edelweiss Zürich-Amsterdam con il RAm per tutta la vita di questi treni, cioè fino al maggio 1974 (subentrerà poi il RAe fino al 1979);
  • Etoile du Nord Paris-Amsterdam con il RAm fino al 1964 (poi con carrozze SNCF fino al 1984)
  • Helvetia Hamburg-Zürich con il VT 11.5 fino al 1965 e poi con carrozze DB fino al 1979;
  • Ile de France Paris-Amsterdam con le RGP francesi fino al 1964, e quindi con carrozze SNCF fino al 1984;
  • Mont Cenis Milano-Lyon inizialmente svolto con le automotrici francesi fino al 28 maggio 1960, a cui poi subentrarono le Breda FS, utilizzate fino al 30 settembre 1972; il TEE fu quindi trasformato in Rapido, peraltro ancora svolto con le RGP francesi ex TEE fino al 1978, ultimo uso internazionale per tali mezzi; divenne infine un Intercity svolto con materiale Corail SNCF;
  • Oiseau Bleu Paris-Bruxelles, svolto con il RAm fino al 1964 e quindi con carrozze francesi fino al 1984;
  • Ruhr-Paris Dortmund-Paris, svolto temporaneamente con i treni VT 08 tedeschi, fino al dicembre 1957, quando furono disponibili i VT 11.5 (poi dal 1960 al 1965 con RGP, di nuovo VT 11.5 fino al 1969 e infine carrozze francesi fino al 1970);
  • Rhein-Main Frankfurt-Amsterdam, analogamente con breve parentesi di VT 08 e quindi VT 11.5 fino al 1967 (poi carrozze TEE tedesche fino al 1972);
  • Saphir Dortmund-Ostende con VT 11.5 sin dal principio e fino al 1971, quando subentrarono le carrozze TEE tedesche (fino al 1979).

(continua sull'immagine seguente...)

Trans Europ Express - TEE 1957/58, percorsi.

 

TEE 1957/58, rotabili.  La stessa mappa è qui ricolorata in base ai rotabili utilizzati durante i primi anni della rete TEE cioè nel 1957-59. Si tratta di quattro treni, tutti a trazione diesel con velocità massima di 140 km/h, abbastanza diversificati nella "taglia", anche se tutti decisamente di capienza modesta se guardati con gli occhi di oggi:

  • 9 automotrici ALn 442/448 delle ferrovie italiane, di costruzione Breda, a due elementi con 90 posti a sedere (il servizio di ristorante si effettuava direttamente al posto);
  • 9 treni VT 11.5 delle ferrovie tedesche, componibili da 5 a 8 elementi (da 122 a 230 posti a sedere + 23 nel ristorante e 30 nel bar);
  • 5 treni RAm delle ferrovie svizzere e olandesi, a 4 elementi, con 114 posti e 32 nel ristorante;
  • 11 motrici e 9 rimorchi tipo RGP delle ferrovie francesi (serie X 2771-2781) con 81 posti a sedere nella configurazione motrice+rimorchio.

(continua dall'immagine precedente) Seguono poi i treni TEE attivati nei mesi immediatamente successivi, man mano che si disponeva di rotabili sufficienti:

  • Ligure Milano-Marseille, dal 12 agosto 1957, svolto con le automotrici Breda FS. Dall'1 ottobre 1972, saranno sostituite con le carrozze TEE FS, che viaggeranno fino al 22 maggio 1982, quando il treno verrà trasformato in Intercity e svolto con carrozze Tipo X;
  • Parsifal Paris-Dortmund, dal 3 ottobre 1957, relazione gemella del Ruhr-Paris ma svolta con gli RGP francesi; subentreranno poi i VT 11.5 dal 1960 al 1968 (con il significativo prolungamento a Hamburg) e quindi le carrozze DB fino al 1979;
  • Mediolanum, Milano-München, dal 15 ottobre 1957, svolto con le automotrici FS. Saranno sostituite con il VT 11.5 dall'1 giugno 1969 al 19 agosto 1972, quando subentreranno le carrozze FS, utilizzate fino al 2 giugno 1984 (ultimo TEE internazionale effettuato con le carrozze FS);
  • Lemano, Milano-Genève, dall'1 giugno 1958, ultimo treno nato con le automotrici FS, che saranno utilizzate fino al 27 maggio 1972. Successivamente si utilizzeranno le carrozze FS fino al 22 maggio 1982 (in realtà le stesse carrozze rimarranno anche nella sezione di prima classe del successivo Intercity, fino al gennaio 1984, quando si rivoluzionerà la relazione del Sempione con tre nuovi Intercity in coincidenza a Losanna con i TGV per Parigi).

Se andassimo avanti il nostro racconto cronologico, troveremmo poi i tre TEE effettuati con il RAe svizzero, tutti dall'1 luglio 1961: Cisalpin Milano-Paris, Ticino Milano-Zürich (entrambi con il RAe fino al maggio 1974) e Gottardo Milano-Zürich, ultimo TEE internazionale interessante l'Italia, effettuato per ben 27 anni con gli elettrotreni RAe! Sarà infatti trasformato in Eurocity il 25 settembre 1988, peraltro ancora svolto fino al 1993 con gli stessi elettrotreni, ora RABe con anche la seconda classe. I TEE successivi - Brabant Paris-Bruxelles dal 1963 e Blauer Enzian Hamburg-München dal 1965 - inizieranno a cambiare il volto.

In quanto ai tempi di viaggio, essi erano naturalmente il meglio che si potesse ottenere, ma va notato che, nella rete ferroviaria già efficiente del Nord Europa, in vari casi i TEE migliorarono solo in modo modesto i treni rapidi che andavano a sostituire, con risparmi da pochi minuti (Rhein-Main, Rhur-Paris, Helvetia) a circa un'ora (Edelweiss). Fu invece proprio con le relazioni italiane che si ottenne un salto di qualità quasi impensabile, arrivando a 3 ore in meno per il Mediolanum e addirittura 4h30 per il Ligure!

Crediti: per le notizie, l'interessantissimo libro La leggenda dei Trans-Europ-Express di J.P. Malaspina e M. Mertens, ETR, 2008; per i disegni, la comunità dello Screensaver MM.

Trans Europ Express - TEE 1957/58, rotabili.

 

Mappa della ferrovia che cambia (FS 1988)

Carta delle ferrovie d'Italia. 
Lato 3900 pixel, 14 Mpixel (4,8 MB), 120 DPI. 
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Legenda:


 

Mappa della ferrovia che cambia (FS 1988) - Carta delle ferrovie d'Italia.

 

Mappa della ferrovia che cambia. 
Lato 3900 pixel, 14 Mpixel (3,1 MB), 120 DPI. 
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Legenda:


 

Mappa della ferrovia che cambia (FS 1988) - Mappa della ferrovia che cambia.

 

Milano

Milano Centrale, 1870. 
Lato 3000 pixel, 2,7 Mpixel (0,3 MB), 110 DPI. 
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Il piano binari completo della "vecchia" Milano Centrale, nella situazione del 1870 circa, cioè nel periodo iniziale di questa stazione. Come noto, la stazione, situata nell'attuale Piazza della Repubblica, sopravvisse fino al 1931, quando venne sostituita dall'attuale (più dettagli)
Milano - Milano Centrale, 1870.

 

Nodo di Milano, 1926. 
Lato 5600 pixel, 21,8 Mpixel (0,8 MB), 100 DPI. 
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Una mappa celebre e molto dettagliata, che riporta tutta la struttura del complesso nodo di Milano, prima dell'attivazione della "nuova" Milano Centrale (1931), quindi con ancora la vecchia Centrale di Porta Principe Umberto (attuale Piazza della Repubblica) e tutta la Cintura Ovest con lo scalo merci di Milano Sempione (attuali giardini di via Pallavicino).
Insieme ai vecchi impianti sono tuttavia già indicati anche tutti quelli nuovi: la nuova Milano Centrale, raccordata con un binario provvisorio, e soprattutto l'intera cintura nord, fino alla nuova Lambrate, collegata per ora solo verso Venezia (e non ancora Rogoredo). Compaiono poi i due grandi scali della riorganizzazione degli anni '30: lo Scalo Farini presso il Cimitero Monumentale, e Milano Smistamento (indicato come Lambrate Smistamento e di cui si riconoscono le due "rotonde": quella a sinistra soppressa negli anni '80 e quella di destra ancor oggi esistente). Infine si nota Porta Vittoria, temporaneamente raccordata alla vecchia cintura. In sintesi, degli impianti nuovi, manca la sola tratta Lambrate (nuova) - Rogoredo, oltre naturalmente ai tracciati degli anni '60 (nuova stazione Garibaldi e uscita verso nord ed est attraverso il Bivio Mirabello).
Nell'ingrandimento dello Scalo Farini, il "cavalcavia a 7 luci" a ovest, presso la rotonda (scomparsa da decenni) è il futuro Ponte della Ghisolfa; i piani caricatori scoperti (P.C.S.) sono oggi in stato di abbandono, mentre la Squadra Rialzo è rimasta attiva fino al 2007 circa.
In quanto ai segnali, un'ala rettangolare (rossa al vero) indica un segnale principale; un'ala intagliata a coda di rondine (gialla), il suo avviso; un'ala di avviso più una rettangolare abbassata indica generalmente un segnale di protezione; più ali sovrapposte rappresentano un segnale "a candeliere" che dà indicazione sull'itinerario a valle di un bivio (più dettagli sui segnali)
Scansione gentilmente fornita da Tullio Terna.

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Milano - Nodo di Milano, 1926.

 

Genova

FS, Genova, Planimetria delle linee e degli impianti ferroviari. 
Lato 3700 pixel, 9,3 Mpixel (0,4 MB). 
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Gentilmente fornita da Simone Del Vigo. L'immagine è leggermente riscalata, in scala di grigi, per una migliore visione a video. Disponibile anche a 1 bit, piena risoluzione per una stampa più incisa.
Un'esatta datazione della mappa è impossibile, in quanto si tratta verosimilmente di un aggiornamento redatto su una base più vecchia. Infatti la denominazione già 28 ottobre del Bacino della Lanterna indica chiaramente la compilazione postbellica, mentre molti dettagli sono senza dubbio più antichi, non oltre gli anni Venti (quantità di binari a Caricamento e presenza del relativo Ufficio Movimento, piano binari di Principe e binari ricovero, ecc.).
Genova - FS, Genova, Planimetria delle linee e degli impianti ferroviari.

 

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