In questo caso sono state colorate digitalmente in rosso tutte le elettrificazioni successive, quindi attivate tra il 1960 e il 2016 (l'ultima è la breve Bra-Alba, proprio del 2016) e sono state indicate con una croce le due de-elettrificazioni: la Aosta-Prè e la Ceva-Ormea (la terza, cioè la linea di Tenda, era già stata distrutta dalla guerra). Se per molte elttrificazioni è ovvia l'utilità, anche in ragione della connessione funzionale al resto della rete (Ferrara-Rimini, Bari-Taranto/Lecce, Roma-Napoli via Cassino) o per il traffico a scala regionale che vi si svolge (Milano-Cremona/Mantova, Lecco-Brescia, Milano-Mortara, ...) vi sono tuttavia molti altri kilometri la cui utilità a trazione elettrica meriterebbe un'analisi e un giudizio decisamente più difficili, anche in considerazione del modesto traffico attuale: Battipaglia-Potenza-Taranto, Taranto-Cosenza, trasversali interne siciliane, Mantova-Monselice, Chivasso-Casale, fino ad arrivare al caso limite di elettricazioni "monche" come la Chivasso-Ivrea, che, ben lontane dal risolvere problemi, ne hanno invece creati di non previsti (nel caso specifico: la scomparsa della relazione diretta Torino-Aosta). Per amor di patria non è stata indicata l'elettricazione sarda (sperimentale in corrente alternata monofase), iniziata nei primi anni '80 e abbandonata e demolita prima di essere portata a termine.


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