Foto 3-12/33  ^ Indice ^   Pag. successiva >>   (foto singola)

Milano 1964

Introduzione. 
  Il testo è un collage digitale di due distinte pagine, ma mi pareva particolarmente significativo il proposito "per una maggiore propaganda di tutti i servizi dei trasporti urbani ed interurbani collettivi", sicuramente valido ancora oggi.
Milano 1964 - Introduzione.

 

Milano, 1964. 
Lato 8100 pixel, 46.2 Mpixel (11.6 MB), 150 DPI. 
Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map
Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom
Uno dei pregi maggiori della carta è senza dubbio la sua grande estensione. Mentre la maggior parte delle mappe taglia via le estreme periferie, questa edizione copre l'intero territorio comunale di Milano (sfondo giallo), con il risultato di poter includere anche un largo numero di comuni del circondiario (sfondo verde), disegnati con uguale cura, e pertanto in grado di mostrare anche i percorsi interurbani delle tranvie, soprattutto a Rho e a Sesto S.Giovanni. Tra i quartieri periferici della città, si nota che manca completamente il quartiere Gallaratese (lungo il percorso dell'Olona a nord ovest) che sarà realizzato proprio a partire dal 1964, e il quartiere Gratosoglio (lungo la via Missaglia a sud), anch'esso realizzato alla metà degli anni '60.
Milano 1964 - Milano, 1964.

 

Milano, 1964, tram. 
  In questa e nelle immagini successive ho evidenziato digitalmente i percorsi, distinti per modalità, indicando il numero della linea a tutti i capolinea. Ovviamente le informazioni sono desunte direttamente dalla mappa. Con un rosa più chiaro le linee periodiche (stadio, ippodromo e cimitero maggiore). Gli scavi della metropolitana, che vedremo nella seconda parte del racconto, hanno necessariamente "liberato" dai tram tutto l'asse C.so di Porta Venezia - C.so Buenos Aires - Viale Monza.

Confrontando il 1964 con la situazione attuale, in periferia, sono oggi scomparsi i binari verso Baggio (18), Barona (12), Corvetto (13, 20, 22), le tratte di Viale Argonne e tutti i vari capolinea in zona Città Studi (4, 11, 18), di cui fino ad anni recenti rimanevano ampie tracce per le strade, infine la rete in zona Fiera e Piazza Giulio Cesare, fino a Lotto e al capolinea dell'Ippodromo. Il 9 arriva a Bruzzano, condividendo buona parte del percorso con l'interurbano di Limbiate: è l'ultimo erede della linea IV "interurbana considerata di città" descritta dall'Edizione 1959. Tra i binari di oggi, mancano invece l'ultimo tratto di Viale Ungheria e soprattutto la linea di Gratosoglio, da P.le Abbiategrasso in poi, realizzata di lì a poco in concomitanza con il grande quartiere popolare.

In centro si nota la storica separazione tra il percorso Cordusio-Torino e quello Fontana-Mazzini, che sarà ricucita solo negli anni '80. Oltre al passaggio a fianco del Duomo (scomparirà nei primi anni '80) sono ancora presenti i binari lungo le vie Garibaldi, San Marco-Castelfidardo (percorso dall'Interstazionale 25/26), Palestro, De Amicis-Ausonio (percorso dall'8), e infine il sistema completo dei capolinea in Foro Bonaparte.

Milano 1964 - Milano, 1964, tram.

 

Milano, 1964, tram interurbani. 
  La rete interurbana si presenta ancora piuttosto articolata. La linea di Monza, decana delle interurbane milanesi, è stata sfrattata dal percorso tradizionale di Corso Buenos Aires e Viale Monza nel marzo 1958, all'inizio dei lavori della metropolitana, e partendo dalla Stazione Centrale, percorre ora le vie Arbé-Sarca, riallacciandosi al tracciato originale al Rondò di Monza (verrà soppressa nell'ottobre 1966). Dal 1958, le due linee della Brianza partono dal capolinea di via Valtellina, che rimarrà in uso fino al 1999 (oggi, come noto, l'ultima e unica linea sopravvissuta, quella per Limbiate, parte da via Comasina, quasi al margine della mappa).

Vi sono poi le linee dell'Adda, che partono da Piazza Aspromonte e si diramano allo storico bivio di Cascina Gobba. La loro trasformazione nella tratta interurbana della linea metropolitana 2 verrà completata tra il 1968 e il 1972 (ma nell'assetto finale, chiuse le ultime tratte tranviarie periferiche entro il 1981, la metropolitana raggiungerà solo Gessate e Cologno, lasciando ai bus tutte e tre destinazioni originali di Vimercate, Cassano e Vaprio). A sud, interamente compresa nella mappa, è la breve linea per Corsico, erede di quella per Abbiategrasso, limitata appunto a Corsico nel 1956 e chiusa nel 1966. Infine, unica linea non gestita dall'ATM ma dalla STIE, dal capolinea di Corso Sempione, presso via Prina, parte ancora la tranvia per Gallarate, limitata dal 1951 a Legnano Canozza e chiusa poi nel 1966, l'anno più nero della storia tranviaria italiana.

Milano 1964 - Milano, 1964, tram interurbani.

 

Milano, 1964, filobus. 
  La rete filoviaria milanese si presenta nel 1964 in splendida forma e sostanzialmente al massimo della sua espansione. Oggi ne rimane la circolare esterna 90/91, le brevi diramazioni a Bovisa (92) e Lambrate-Omero (93) e l'asse più interno di Abruzzi-Umbria (sempre la 92). Nel 1964 si contavano altre importanti direttrici filoviarie: prima di tutto la cerchia dei Navigli, percorsa dalla 96/97, poi altri 4 assi periferici: Dergano (82), Niguarda con prolungamento interurbano a Bresso (83), Greco (81) e Corvetto (84). Tutte queste linee avevano la particolarità di partire in pieno centro, nella zona di Via Larga/Piazza Missori, permettendo di utilizzare i filobus su percorsi oggi totalmente dimenticati, da Largo Augusto a Piazza della Repubblica. La 96/97 diventerà un bus già negli anni '70; l'ultima, l'84, scomparirà intorno al 1983, lasciando la rete alla sua attuale estensione.
Milano 1964 - Milano, 1964, filobus.

 

Milano, 1964, bus. 
  Sicuramente molto meno nota della rete tranviaria, la rete degli autobus degli anni '60 si presenta comunque varia e articolata, ed è suddivisibile in due gruppi: il primo è costituito dalla rete tradizionale che parte dal centro città è identificata dalle lettere dell'alfabeto, di genere femminile, motivo per cui ancora oggi a Milano gli autobus sono identificati al femminile: la 60 (autobus), il 12 (tram). Il secondo gruppo è rappresentato dalle linee automobilistiche "foresi" (numeri 100 e 200, vedi l'elenco più oltre), che svolgono un collegamento complementare alla rete tranviaria, con in genere entrambi i capolinea in periferia. Infine, l'unica linea interurbana indicata in pianta è la MS, Milano-Sesto, che ha sostituito la tranvia di Monza nella tratta occupata dai cantieri della metropolitana.
Milano 1964 - Milano, 1964, bus.

 

Milano, 1964, metropolitana. 
  Come accennato nell'introduzione, la mappa riporta curiosamente non solo la metropolitana Lotto-Sesto Marelli, effettivamente inaugurata il 1° novembre 1964, ma anche la diramazione da Pagano a Bande Nere: il primo tratto fino a Gambara venne in effetti costruito in parallelo al resto, in modo da ottimizzare la realizzazione del complesso bivio di Pagano, che comprendeva anche lo scavalco tra due binari, per evitare l'intersezione a raso. Esso verrà attivato meno di due anni dopo, nella primavera 1966, mentre Bande Nere verrà raggiunta molto più tardi, con il prolungamento a Inganni del 1975.
Milano 1964 - Milano, 1964, metropolitana.

 

Milano, 1964, tutte le linee. 
  L'ultima mappa riporta tutte le linee fin qui viste.
Milano 1964 - Milano, 1964, tutte le linee.

 

Milano, 1964, solo le linee. 
  La stessa cosa senza base cartografica.
Milano 1964 - Milano, 1964, solo le linee.

 

Milano, 1964, riquadro centrale. 
Lato 4000 pixel, 14 Mpixel (4.2 MB), 300 DPI. 
Apri la mappa ad alta risoluzione / Open full size map
Apri lo zoom interattivo / Open pan-zoom
Il riquadro alla massima risoluzione disponibile permette di apprezzare la raffinata realizzazione grafica e la precisione delle indicazioni anche nella fitta trama viaria del centro storico.
Milano 1964 - Milano, 1964, riquadro centrale.

 

Foto 3-12/33  ^ Indice ^   Pag. successiva >>

[Indice della sezione / This Section]

[Home page]