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Il quadro di comando.  Nonostante le buone premesse, ai primi test...non funzionava nulla! C'erano in realtà tre errori, addebitabili a tre operatori diversi, due coincidenti: il progettista e l'operaio, che ovviamente sono sempre io! Il terzo, più singolare, a un... fornitore esterno.

Per prima cosa, mi sono accorto che l'operaio non aveva seguito il disegno del progettista, sezionando un'unica rotaia, là dove nel disegno era scritto ben chiaro che andavano sezionate entrambe!

Il secondo errore mi ha dato del filo da torcere. Per unire il quadro di comando all'impianto, ho usato un connettore elettrico industriale che avevo in casa, di quelli circolari. I pin erano numerati da 1 a 8; peccato che sul connettore femmina e sul maschio erano numerati sempre in senso orario, guardandoli entrambi da dietro. Uno non se lo aspetta, ma se sono numerati nello stesso senso, quando poi si uniscono, significa che l'1 va con l'8, il 2 con il 7 e così via!! Ci ho messo un'ora buona a capire che il problema fosse lì!

Il terzo errore era di progetto: è noto che per fermare un treno in base alla polarità, basta un diodo su una rotaia, ma - qui stava lo sbaglio - nel mio gioco è necessario isolare e mettere il diodo anche all'altra rotaia; altrimenti, quando le ruote della locomotiva passano sopra il sezionamento, fanno "da ponte" tra la tratta isolata e quella normale (di poli opposti) e mandano il sistema in corto circuito.

Capito tutto questo, finalmente i treni sono partiti e hanno cominciato a incrociarsi come previsto, con una bella soddisfazione! E comunque è stato un bell'esercizio teorico & pratico!!

Un ovale da 70 cm - Il quadro di comando.

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