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Locomotiva 3029.  Togliendo il mantello (in plastica, fissato con due incastri) si osserva la struttura della motorizzazione, compattamente assemblata nel telaio in pressofusione di zinco, laccato di rosso. Sul lato destro (in alto) si vede la cascata di ingranaggi, che aziona il solo asse posteriore. Mancando per semplicità le bielle di accoppiamento, gli altri due assi sono semplicemente folli. L'unica biella riproduce la biella motrice e, in pezzo unico, senza l'articolazione sulla testa a croce, il pistone che entra nel cilindro (e addirittura ne esce dall'altra parte!). Peraltro il veloce movimento della biella è più che sufficiente a rendere la sensazione della macchina a vapore, specie considerandone il prezzo.

Sul lato sinistro si vede il classico motore con collettore a disco e il relè di inversione di marcia, che occupa tutto il residuo spazio disponibile. Ho evidenziato in colore i cavi di collegamento: lo scatto del relè nella direzione della freccia (grazie all'impulso a 24 V dal trasformatore) fa sì che sia alimentato l'uno o l'altro dei cavi viola e azzurro, corrispondenti ai due avvolgimenti della bobina di campo, e determina quindi la direzione di marcia. Il cavo evidenziato in giallo è quello che porta la corrente dal pattino all'altro polo del motore.

La tecnologia anni '60 - Locomotiva 3029.

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