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Gli acquarelli

1967  Ambiente portuale, con la gru 7051, il cui elettromagnete permetteva di sollevare a piacere i materiali ferrosi.
Gli acquarelli - 1967

 

1968  La BB 9200 nella splendida colorazione del TEE «Capitole», ottenuta proprio nel 1968, come ricoloritura della versione tradizionale azzurra di cinque anni prima. Sullo sfondo, la svedese Rc 1010, altra novità dell'anno.
Gli acquarelli - 1968

 

I plastici

1959  Il binario M, ponti, segnali, lampioni, l'immancabile locotender 3000, una carrozza ristorante in lamierino: tutta l'essenza della produzione Märklin.
I plastici - 1959

 

1966  Grande plastico notturno: l'illuminazione interna delle carrozze, applicabile pressoché alla totalità della produzione, è sempre stata una caratteristica di spicco dei modelli Märklin.
I plastici - 1966

 

1968  A metà tra la tradizione degli anni '50-60 e un primo rinnovamento, il plastico mostra una fitta trama di binari M, gru, piattaforme girevoli e rimesse, ma anche la BR 216 (3075), novità dell'anno, ormai realizzata con una semplice cassa in plastica, e simbolo anche al vero della nuova generazione di macchine diesel da treno.
I plastici - 1968

 

1969  Panoramica delle scatole in azzurro chiaro (anni 1965-69), forse le più belle tra tutti i vari colori delle scatole Märklin. Nel caso delle confezioni di treni, il coperchio era impreziosito da un acquarello di grande impatto visivo.
I plastici - 1969

 

1970  Nei cataloghi intorno al 1970, un singolo plastico viene proposto in varie inquadrature inframezzate alla presentazione degli articoli. Nell'immagine spicca il TEE olandese svizzero RAm (3070).
I plastici - 1970

 

1972  I plastici del manuale 351 sono l'essenza "anni Sessanta" di Märklin: binario M, carrozze in lamierino, carri serie 4500 e 4600, paesaggio realizzato con tempere in tinte pastello.
I plastici - 1972

 

Quasi una Pop Art

1970  Nel catalogo 1970 appare un'altra invenzione grafica unica: le locomotive sono presentate sullo sfondo di una foto di paesaggio dal vero. Nell'immagine abbiamo riunito quattro classiche locomotive elettriche: due unificate tedesche (3039 e 3040), la austriaca 1141 (3036) e, inevitabilmente, la nostra E.424 (3035) in un paesaggio di cipressi.
Quasi una Pop Art - 1970

 

1972  Impossibile ignorare il nuovo arrivo del 1972: la scala Z del «Mini Club» in 1:220, la più piccola ferrovia elettrica al mondo. E' naturale che le foto di presentazione giochino con le ridottissime dimensioni della locomotiva 8800 (equivalente della 3000 in H0), affiancandola a oggetti quotidiani come un metro, fiammiferi o bicchieri.
Quasi una Pop Art - 1972

 

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