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Il treno LEGO

Tra il 2004 e il 2008 Claudio Vianini creò nel proprio ufficio quello che probabilmente è stato il più grande impianto ferroviario LEGO esistente in Italia. L'impianto era spettacolare e ricco di soluzioni tecnicamente interessanti dal punto di vista elettrico; noterete tra l'altro le figurine Preiser (scala LGB) che a mio avviso danno un fascino particolare all'insieme. Le foto risalgono al dicembre 2004, le prime tre sono di Claudio, le altre mie.

E poi? Be', sempre in cerca di sperimentazioni, Claudio rimosse tutto il plastico LEGO, sostituendolo con un altrettanto incredibile percorso fatto con il treno di plastica Tomy e infine con un più serio impianto LGB. All'inizio del 2009, smantellò proprio tutto, con l'abbandono del suo ufficio/salagiochi, lasciandoci tutti quanti un po' orfani.

Per quanto riguarda la tecnica della ferrovia LEGO, ricordo che, dopo il primo treno non motorizzato comparso nel 1966, sono esistite ben quattro generazioni di treni elettrici, che hanno sempre condiviso lo scartamento, ma si sono differenziate per la motorizzazione (vedi anche la Wikipedia inglese):

  • dal 1966, due rotaie di plastica blu, treno a batteria 4.5 V, motore Bühler sulla macchina, 3 pile mezza torcia nel tender;
  • dal 1969, rotaie di plastica con doppio conduttore metallico centrale, trasformatore 12 V; ha sempre convissuto con il treno a batteria ed esistevano anche kit di trasformazione dai 4.5 ai più costosi 12 V; nel 1980 le rotaie sono passate dal blu al grigio;
  • dal 1991, rotaie metalliche (lamierino applicato sulla base in plastica) senza più i due conduttori centrali, trasformatore a 9 V, blocco motore di un unico tipo, utilizzato per tutte le motrici; l'impianto di Claudio è stato realizzato con questa generazione, che ha contemporaneamente sostituito sia la generazione a pila, sia quella a 12 V;
  • dal 2006, struttura nuovamente tutta in plastica, alimentata con batteria ricaricabile posta sul veicolo e telecomando radio; l'anno successivo la versione a 9 V è stata abbandonata.

A titolo di curiosità, nella versione 4.5 V, a partire dal 1972, il treno si poteva fermare azionando a mano un interruttore sul tender ma anche con un segnale ad ala, il cui meccanismo sollevava un pernino, che andava a toccare (cioè aprire) un contatto strisciante sotto il tender stesso, provocando l'arresto del treno, in un modo tutto sommato molto "modellistico" (analogo ai normali segnali H0 con sezionamento). Questo ce l'avevo anch'io e prima o poi ne mostrerò qualche foto! Nell'impianto di Claudio erano invece presenti sezionamenti elettrici che permettevano un esercizio totalmente modellistico.

Altri riferimenti: il sito di Claudio: www.claudiovianini.com/LEGO/ThickAsABrick.html e vari portali che trattano di costruzioni LEGO: www.brickshelf.com, l'associazione italiana itlug.8421.info e i manuali d'istruzione su bricks.argz.com e www.lugnet.com.

Tutte le foto su un'unica pagina (15 alla volta)

 
Il treno LEGO

Il treno LEGO - Vista durante la costruzione
Vista durante la costruzione

Il treno LEGO - Confronto di dimensioni
Confronto di dimensioni

Il treno LEGO - Notturno
Notturno

Il treno LEGO - Vista d'insieme
Vista d'insieme

Il treno LEGO - E ora i dettagli!
E ora i dettagli!

Il treno LEGO - La stazione
La stazione

Il treno LEGO - Locomotiva Santa Fe
Locomotiva Santa Fe

Il treno LEGO - La stazione
La stazione

Il treno LEGO - Il porto
Il porto

Il treno LEGO - Sosta in deposito
Sosta in deposito

  

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