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Ferrovia Stresa-Mottarone

Ferrovia Stresa-Mottarone.  L'inquadratura guarda a nord, verso Baveno e la foce del Toce. In basso, la stazione FS: il primo piccolo edificio con le falde inclinate è la tettoia della stazione terminale della linea del Mottarone.
Ferrovia Stresa-Mottarone.

 

Ferrovia Stresa-Mottarone.  Una delle cartoline più classiche, con motrice e rimorchiata in primo piano, piene di viaggiatori. Davanti alla motrice si nota il "portapacchi" carico.
Ferrovia Stresa-Mottarone.

 

Ferrovia Stresa-Mottarone.  Un'altra immagine invernale, in una giornata di sole: non è difficile immaginare che spettacolo doveva essere la ferrovia in quel paesaggio!
Ferrovia Stresa-Mottarone.

 

Manifesto pubblicitario.  Al pari di varie altre ferrovie prettamente turistiche, anche la Stresa-Mottarone è apparsa in numerosi manifesti. Questo è quello in assoluto più celebre, oltre che veramente bello. E' opera del pittore Mario Borgoni (1869-1936).
Manifesto pubblicitario.

 

Manifesto pubblicitario.  Un altro manifesto, pur avendo come soggetto principale il Monte Mottarone e le sue attrazioni turistiche, non manca di disegnare sullo sfondo la gialla elettromotrice.
Manifesto pubblicitario.

 

Orario 1935.  
Orario 1935.

 

Vettura conservata.  Tre delle cinque elettromotrici si sono conservate in camping della zona, seppur ridotte alla sola cassa senza carrelli. Il bel colore giallo permette di immaginare quello che doveva essere l'aspetto tradizionale.
Vettura conservata.

 

Quando i tram andavano a cavalli

Certosa di Pavia.   L'ultima linea a cavalli aperta in Italia è anche l'ultima ad essere chiusa: si tratta del collegamento di circa 1 km tra la Certosa di Pavia e la stazione ferroviaria omonima, inaugurato nel 1913 e chiuso per eventi bellici nel 1944. Le uniche due vetture provenivano entrambe dalla rete di Genova e sono sopravvissute fino ai giorni nostri: una al Museo dei trasporti di Ranco (in fase di spostamento a Volandia, presso Malpensa, 2015) mentre la seconda dovrebbe ancora esistere in precarie condizioni nei giardini della Certosa, dove gli ultimi resti dell'armamento sono stati rimossi solo nel 2009.
Certosa di Pavia.

 

Gli impianti del Vesuvio

Cremagliera.  Un'immagine "romantica", nei canoni tipici dell'epoca, del locomotore a cremagliera. La cartolina, scritta il 10 novembre 1905 e diretta in una località dei Paesi Bassi reca il timbro di arrivo appena tre giorni più tardi, il 13 novembre!
Cremagliera.

 

Funicolare 1904.  Nel 1904 la funicolare venne trasformata in un impianto a fune classico, quindi senza la grande rotaia centrale ed a binario unico con raddoppio per incrocio. Ma già nel 1906 una grande eruzione del Vesuvio portò gravi danni sia alla ferrovia ma soprattutto alla funicolare vesuviana, distruggendo anche le nuove vetture
Funicolare 1904.

 

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